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MIGLIONICO.
Non si arrestano gli atti vandalici. E’ da
qualche mese che la quiete notturna del
Malconsiglio è interrotta dall’azione di
vandali che agiscono con il calare delle
ombre con l’unico fine di distruggere il
bene privato e pubblico. Il ripetersi di
questo genere di episodi, cui non si riesce
a porre fine individuando i responsabili,
dovrebbe far riflettere se le misure
adottate a difesa del territorio e per la
sicurezza, siano le massime possibili. La
nottata di ieri è stata illuminata da
un’altra bravata. Due cassonetti adibiti
alla raccolta differenziata di plastica e
vetro, sono andati in cenere, distrutti
dalla furia del fuoco che qualche mano
anonima ha appiccato. Fiamme alte e un puzzo
acre di plastica bruciata ha invaso tutta la
zona di Piazza Marconi dove i due cassonetti
erano ubicati. Fortunatamente alle prime
avvisaglie qualche auto parcheggiata nei
pressi è stata spostata e si sono così
evitati danni maggiori. A spegnere i falò
sono intervenuti i Vigili del Fuoco di
Matera oltre alle forze dell’ordine per
risalire ai responsabili. Responsabili che
sono ancora ricercati anche per altri atti
vandalici perpetrati qualche notte fa, su
diverse automobili che si trovavano nel
parcheggio di Via Porta Pomarico. Furono 7
le automobili prese di mira e rigate nella
carrozzeria con oggetti acuminati che
causarono centinaia di euro di danni a
diversi proprietari. E sempre sulle
automobili, neanche un mese fa la stessa
mano o mani diverse, si adoperarono a
tagliare, con un punteruolo, le gomme di una
quindicina di autoveicoli, parcheggiati in
diverse zone dell’abitato. Atti
inqualificabili con danni ingenti per tanti
ignari cittadini. Cittadini miglionichesi
che pagheranno anche per le grondaie e per
una dozzina di metri di pluviali in rame,
rubati dalle mura del Castello del
Malconsiglio in queste vacanze natalizie e
che andranno sostituiti con un costo per
tutta la collettività. E non da meno sono
stati i danni causati ai giochi sistemati
nella villa comunale e alle panchine e
cestini portarifiuti lungo il camminamento
che circonda le mura dell’antico maniero. E
qui sono nate anche diatribe sull’effettivo
valore delle telecamere di sicurezza,
disseminate nei vari angoli della cittadina
e del maniero. Perché quelle registrazioni
non possono dare una mano ai carabinieri? Ed
intanto, guidati dal maresciallo Lorenzo
Mele, i carabinieri indagano per trovare i
responsabili di eventi che stanno offendono
il buon nome della cittadina, e che si
stanno ripetendo con una certa continuità.
Antonio Centonze |
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Antonio Labriola-Mail - 10
Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9 - 75100 Matera - Tel.
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