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ANTONIO CENTONZE


15 Gennaio 2015

Miglionico
Non si arrestano gli atti vandalici
di Antonio Centonze

MIGLIONICO. Non si arrestano gli atti vandalici. E’ da qualche mese che la quiete notturna del Malconsiglio è interrotta dall’azione di vandali che agiscono con il calare delle ombre con l’unico fine di distruggere il bene privato e pubblico. Il ripetersi di questo genere di episodi, cui non si riesce a porre fine individuando i responsabili, dovrebbe far riflettere se le misure adottate a difesa del territorio e per la sicurezza, siano le massime possibili. La nottata di ieri è stata illuminata da un’altra bravata. Due cassonetti adibiti alla raccolta differenziata di plastica e vetro, sono andati in cenere, distrutti dalla furia del fuoco che qualche mano anonima ha appiccato. Fiamme alte e un puzzo acre di plastica bruciata ha invaso tutta la zona di Piazza Marconi dove i due cassonetti erano ubicati. Fortunatamente alle prime avvisaglie qualche auto parcheggiata nei pressi è stata spostata e si sono così evitati danni maggiori. A spegnere i falò sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Matera oltre alle forze dell’ordine per risalire ai responsabili. Responsabili che sono ancora ricercati anche per altri atti vandalici perpetrati qualche notte fa, su diverse automobili che si trovavano nel parcheggio di Via Porta Pomarico. Furono 7 le automobili prese di mira e rigate nella carrozzeria con oggetti acuminati che causarono centinaia di euro di danni a diversi proprietari. E sempre sulle automobili, neanche un mese fa la stessa mano o mani diverse, si adoperarono a tagliare, con un punteruolo, le gomme di una quindicina di autoveicoli, parcheggiati in diverse zone dell’abitato. Atti inqualificabili con danni ingenti per tanti ignari cittadini. Cittadini miglionichesi che pagheranno anche per le grondaie e per una dozzina di metri di pluviali in rame, rubati dalle mura del Castello del Malconsiglio in queste vacanze natalizie e che andranno sostituiti con un costo per tutta la collettività. E non da meno sono stati i danni causati ai giochi sistemati nella villa comunale e alle panchine e cestini portarifiuti lungo il camminamento che circonda le mura dell’antico maniero. E qui sono nate anche diatribe sull’effettivo valore delle telecamere di sicurezza, disseminate nei vari angoli della cittadina e del maniero. Perché quelle registrazioni non possono dare una mano ai carabinieri? Ed intanto, guidati dal maresciallo Lorenzo Mele, i carabinieri indagano per trovare i responsabili di eventi che stanno offendono il buon nome della cittadina, e che si stanno ripetendo con una certa continuità. Antonio Centonze

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