MIGLIONICO.
Un’attrice affermata, dal Castello
affascinata. Un 8 dicembre particolare, con
vento gelido in un dì soleggiato, in cui gli
animi si sono riscaldati per l’inattesa
presenza fra le vie del borgo, dell’attrice
52enne di origini toscane, Elena Sofia
Ricci. Sembravano non credere ai loro occhi,
le tante persone che si sono imbattute nel
suo sguardo, mentre intenta apprezzava della
cittadina il suo maniero. Un maniero al
quale l’ha condotta un suo amico, romano
d’adozione ma miglionichese di nascita e
d’affetto. Il dottor Vito Corleto,
conosciuto e stimato gastroenterologo in un
ospedale capitolino, ha voluto omaggiare
l’attrice di una giornata da trascorrere
nella tranquillità della sua amata
Miglionico. Una giornata, quella
dell’Immacolata, in cui l’attrice non si è
certo sottratta ai numerosi click e selfie,
dei tanti giovani che la ricordavano
soprattutto
per
le innumerevoli puntate della serie Tv su
Canale5 de “I Cesaroni” quando dal 2006 al
2011 è stata Lucia Liguori, la moglie di
Giulio interpretato da Claudio Amendola o
Suor Angela nella fiction su Rai1 “Che Dio
ci aiuti”. Un’attrice completa, il cui
esordio nel 1985 in un film di Pupi Avati,
le valse il “Globo d’oro” come miglior
attrice rivelazione. Una carriera continua e
piena di successi. Con “Io e mia sorella”
dell’87, di Verdone, vince i premi Nastro
d'argento, David di Donatello e Ciak d'oro
come migliore interprete non protagonista.
Nel 1990, “In nome del popolo sovrano”,
diretto da Luigi Magni e “Ne parliamo
lunedì”, con la regia di Odorisio, le
valgono il Ciak d'oro e il David di
Donatello come migliore attrice
protagonista. Con Mine vaganti di Ozpetek,
in cui recita a fianco di Scamarcio e
Preziosi, nel 2010 viene candidata al David
di Donatello e vince nuovamente il Ciak
d'oro e il Nastro d'Argento come migliore
attrice non protagonista. L’ultimo suo film
è “Allacciate le cinture” di Ferzan Ozpetek
uscito quest’anno. Affascinata da Miglionico
e dalle mura intrise di storia, del
Malconsiglio, la pluripremiata attrice, ha
apprezzato la Congiura tecnologica che le ha
narrato quello che accadde a Miglionico nel
1485 quando i baroni si ribellarono al Re e
furono poi trucidati. E la splendida Elena
Sofia, in compagnia della figlia e di altri
amici, oltre al Castello, hanno potuto
apprezzare il polittico di Cima da
Conegliano e la Chiesa Madre, nella quale
hanno partecipato finanche alla funzione
religiosa per poi degustare piatti,
rigorosamente miglionichesi, all’Hosteria
del Malconsiglio. “Una Basilicata che mi ha
stupito davvero con Matera e i suoi Sassi e
con l’accoglienza ricevuta e l’eleganza di
un piccolo borgo come Miglionico nel quale
presto spero di ritornarci per rivivere
un’altra giornata con semplicità e
tranquillità” – ha dichiarato la Ricci
mentre tra tanti click che non le davano
alcun fastidio, ne apprezzava le qualità.
Antonio Centonze |