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MIGLIONICO.
Acqua ritornata usufruibile. Da ieri
mattina, dopo diversi giorni di disagi,
causati dalla presenza di batteri fecali
Clostrid (clostridium perfigens), sia in
entrata che in uscita, dal serbatoio
“Missile” di Ferrandina, quello che serve la
cittadina castellana, l’acqua è ritornata
potabile ed utilizzabile dai rubinetti dei
miglionichesi. La nuova ordinanza del
Sindaco, Angelo Buono, ha revocato le
precedenti che ne vietavano l’uso sia per
uso potabile che per lavarsi. Revocata
altresì l’ordinanza che disponeva la
chiusura delle scuole di ogni ordine e grado
per la giornata di sabato. Scuole che sono
rimaste comunque chiuse non essendoci stati
i tempi tecnici per far giungere la
comunicazione comparsa sul sito comunale
nella serata del 28, ad allievi e docenti.
Il rientro alla normalità è stato stabilito
dopo che l’Azienda Sanitaria Locale di
Matera con una nota trasmessa al comune di
Miglionico e a quello di Ferrandina ha
precisato che “le analisi in tutti i punti
di prelevazione hanno dato esito favorevole”
dopo le operazioni di purificazione
effettuate. Grande il disagio sopportato da
tanti cittadini e soprattutto dai
commercianti del settore alimentare alle
prese con l’approvvigionamento dell’acqua
dalle autobotti che hanno circolato in paese
per diversi giorni. Problematica anche la
produzione del pane per i 3 panifici
costretti ad operare con acqua in sacchi
forniti da Acquedotto Lucano. Una situazione
spiacevole che ha impegnato non poco il
sindaco, sempre presente fra la gente per
garantire in ogni situazione una tempestiva
risoluzione. L’incontro con i tecnici
dell’ASM, Arpab e Acquedotto Lucano,
tenutosi nell’Auditorium del Castello al
verificarsi dell’emergenza, per dare
indicazioni corrette alla popolazione, ha
visto una larga partecipazione di cittadini
molti dei quali, incluso il locale gruppo
della Protezione Civile, si sono poi
attivati per portare informazione e fardelli
di acqua ai tanti anziani residenti nei
quartieri del centro storico e delle zone
periferiche. Rubinetti fermi per giorni e
psicosi un po’ dovunque con ovvi cali di
vendite e movimento anche nei bar nonostante
gli stessi si siano adeguati con bicchieri,
cucchiaini di plastica e macchine da caffè
portatili, usabili con l’acqua minerale in
bottiglia. L’ordinanza di ieri per il
ritorno alla normalità è giunta quindi
liberatoria. Per il disagio ed in qualche
caso i danni subiti e a chi siano
attribuibili le colpe, gli interrogativi
restano aperti e attendono risposte sul come
una simile situazione possa essersi
verificata bloccando di fatto l’uso
dell’acqua, bene primario. Antonio
Centonze |
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Antonio Labriola-Mail - 10
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