MIGLIONICO.
Buio per il
Miglionico che,
senza luce e senza
anima, nella sfida
in trasferta col
Tito, seconda forza
del campionato di
Promozione, ha
subito una netta
sconfitta (4-1). Un
insuccesso
delineatosi sin
dalle prime battute
del match, con i
locali che hanno
chiuso il primo
tempo con tre reti
di vantaggio (3-0).
Nella ripresa, (al
10’) è stato il
capitano Marco Acito
ad accorciare le
distanze, firmando
un bel gol, su
calcio di rigore che
ha spiazzato il
portiere avversario.
Purtroppo, però, per
la squadra di mister
Nicola Mongelli s’è
trattato solo di un
fuoco di paglia,
perché il Tito, dopo
pochi minuti, (al
17’ st.) ha
ristabilito le
distanze, siglando
il quarto gol che,
in pratica, ha messo
la parola fine alla
partita. Una gara
che il Miglionico ha
giocato sotto tono,
remissivo, dando la
sensazione di non
avere fiducia nelle
sue reali
possibilità di
rimonta del
risultato. Cosa non
ha funzionato nel
Miglionico? “Abbiamo
disputato una
partita banale –
osserva con la
solita schiettezza
il presidente Mimmo
Grande –
caratterizzata da
grossolani errori
difensivi che hanno
condizionato
negativamente il
prosieguo della
stessa, fino a
determinarne l’esito
finale”. La squadra
non è riuscita ad
esprimere una
convincente capacità
di reazione?
“Dobbiamo fare mea
culpa e riconoscere
la superiorità dei
nostri avversari –
sottolinea Grande –
i quali, già forti
tecnicamente, nel
corso del match,
sono stati agevolati
anche da alcune
nostre disattenzioni
in fase difensiva”.
Per la verità, pure
la manovra d’attacco
non sembra essere
sufficientemente
incisiva,
considerato che,
nelle cinque gare
disputate finora, la
squadra ha
realizzato appena 3
gol. “In settimana –
precisa il
presidente –
contiamo di
tesserare un nuovo
giocatore abile in
zona gol”.
Conclusione: lo
staff dirigenziale
vuole fare tutto il
possibile per
rendere il
collettivo più
competitivo, per
metterlo in
condizione di
conquistare una
tranquilla salvezza. |