MIGLIONICO. Annegato nelle acque impetuose e melmose del
torrente “Acquaviva”, che nasce nel territorio di Grottole,
attraversa parte dell’agro miglionichese e sfocia nel fiume
Bradano. E’ morto così un toro da allevamento e riproduzione di
vitelli, di proprietà dell’agricoltore miglionichese Pietro
Ventura, 47 anni, che in un’azienda di sua proprietà, in
contrada “Sotto le Vigne”, cura un piccolo allevamento di mucche
da latte e di vitelli da carne. E’ presumibile che a causare
l’annegamento dell’animale sia stato il violento acquazzone
abbattutosi su Miglionico nel pomeriggio di mercoledì scorso. E’
verosimile che l’improvviso temporale abbia potuto spaventare il
grosso animale ancora intento al pascolo. Nell’attraversare le
acque del torrente Acquaviva, il toro di razza francese
denominata “Limousine”, spinto dalla corrente, potrebbe aver
sbattuto la testa a qualche masso e poi trascinato nel fiume
Bradano, ove è annegato. La ricostruzione dell’incidente nel
racconto dell’allevatore miglionichese: “ Mercoledì sera, subito
dopo il temporale – spiega Ventura – mi resi subito conto che,
tra gli animali della mandria, non c’era più il toro. Io e mio
figlio Vincenzo lo abbiamo cercato per un po', senza trovarlo, a
causa del buio della sera. Poi, giovedì mattina, alle prime luci
dell’alba, dopo aver ripreso le ricerche, lo abbiamo avvistato,
verso le 7,30, in un tratto melmoso, sulla riva del fiume
Bradano, a circa cento metri di distanza dalla diga di San
Giuliano: era tutto gonfio d’acqua, morto annegato, con la testa
ancora nella melma del fiume. Sul posto sono intervenute le
autorità competenti: due militari della locale stazione dei
Carabinieri, guidata dal luogotenente Francesco Grasso, una
squadra dei Vigili del fuoco del Comando di Matera e il
veterinario del presidio sanitario di Miglionico, dott. Pietro
Salerno, che dopo aver accertato la morte dell’animale, ne hanno
disposto la rimozione della carcassa. Quest’ultima è stata
trasferita a Parma per la cremazione, in un apposito impianto di
inceneritore. |