Oggi la Madonna della Porticella, tra devozione e passione religiosa

 

MIGLIONICO. Un intreccio di devozione e passione religiosa. Fede e tradizione sono i contenuti e i tratti distintivi della festa della “Madonna della Porticella” che, come vuole la tradizione, si celebra nella seconda domenica di settembre. In campagna, nella parte più alta della collina sovrastante la contrada “Conche”, ai confini col bosco pomaricano della “Manferrara” che si estende per una superficie di oltre 500 ettari.
Quest’anno, però, si prefigura una festa in tono minore, perché tra gli agricoltori miglionichesi è diffuso un forte senso di amarezza per gli ingenti danni subiti, soprattutto nel settore dell’ulivicoltura e della viticoltura, a seguito della violenta grandinata dello scorso 26 agosto. Una vera e propria calamità naturale che ha letteralmente devastato le colture agricole in quasi tutte le contrade dell’agro, compromettendo al massimo, in particolare, la raccolta delle olive e dell’uva.
Il programma religioso della festa prevede, alle 17, l’inizio della santa messa, che si svolgerà nel piazzale antistante il piccolo santuario e sarà presieduta da mons. Giuseppe Caiazzo, arcivescovo della diocesi di Matera-Irsina, con l’assistenza di don Mark Stanislaus. A seguire, la processione della sacra immagine della Madonna che, poi, in serata, sarà riportata in paese, scortata dai fedeli, e custodita nella Chiesa Madre.
Giova precisare che, nel corso della mattinata di domenica, a partire dalle 10, davanti al sagrato della chiesa, è in programma lo svolgimento della prima edizione della “Festa degli aquiloni”, a cura dell’assessore comunale al Turismo, Giulio Traietta, nell’ambito della rassegna “SeRestate a Miglionico 2019”, promossa dal Comune. Un’iniziativa che si preannuncia al quanto suggestiva, cui potranno parteciperanno tutti i bambini e gli adolescenti miglionichesi.

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