MIGLIONICO.
Valorizzare il
patrimonio di
storia, d’arte, di
cultura. E poi le
tradizioni, gli usi
e i costumi che
contraddistinguono
la comunità
miglionichese. Ma
anche i numerosi
beni ambientali e le
strutture
architettoniche
presenti in paese.
E’ questo
l’obiettivo di fondo
dell’iniziativa
intrapresa, in seno
all’assemblea
cittadina,
dall’assessore
comunale al Turismo,
Giulio Traietta,
volta ad includere
Miglionico tra i
“Borghi più belli
d’Italia”. Una
proposta che ha
avuto il consenso
unanime del
Consiglio comunale
che, presieduto dal
sindaco Franco
Comanda, nei giorni
scorsi s’è riunito
nell’auditorium del
Castello del
Malconsiglio.
Adesso, la richiesta
d’adesione
all’associazione
nazionale del club
denominata “Borghi
più belli d’Italia”,
da parte del Comune
di Miglionico,
approvata con voto
favorevole da tutti
i consiglieri
comunali, potrà
cominciare il suo
“iter di
riconoscimento”. Il
significato della
proposta è racchiuso
nell’obiettivo di
far ottenere
ufficialmente al
paese la
denominazione di
“centro turistico”.
E l’autore
dell’iniziativa,
l’assessore Traietta,
quale primo
firmatario del
progetto, osserva
come la delibera
comunale rappresenti
il “primo passo di
un percorso che si
preannuncia
abbastanza
laborioso”. Giova
precisare che
attualmente sono
soltanto sette i
comuni della
Basilicata inseriti
tra i “Borghi più
belli d’Italia”: “Si
tratta – precisa
Traietta - di
Acerenza, Irsina,
Venosa, Corleto
Perticara,
Castelmezzano,
Pietrapertosa e
Viggianello. Per
raggiungere questo
traguardo è
necessario avere tre
requisiti
fondamentali. Primo:
avere una
popolazione che nel
borgo antico (centro
storico) del Comune
non superi i due
mila abitanti;
secondo: nel Comune
non si possono
superare i 15 mila
abitanti; terzo:
possedere un
patrimonio
architettonico e/o
naturale certificato
dalla Sovrintendenza
regionale delle
Belle Arti oppure
documentato da atti
in possesso del
Comune”. Si tratta
di requisiti che
francamente il
centro miglionichese
annovera proprio tra
quelli che ne
rappresentano i
tratti distintivi.
In pratica, anche
Miglionico sembra
avere le giuste
risorse per essere
ritenuto luogo
d’arte della
Basilicata. A
cominciare
dall’imponente
Castello del
Malconsiglio, fatto
edificare, nella sua
parte superiore,
nell’anno 1110, dal
conte Alessandro di
Andria. Il maniero
medioevale, inoltre,
è famoso per la
famigerata “Congiura
dei Baroni” (1485)
contro il re di
Napoli, Ferdinando I
d’Aragona. Tra gli
altri “tesori”
architettonici
presenti in paese,
spicca la Chiesa di
Santa Maria
Maggiore, dedicata
all’Assunta, sede
pontificia nell’anno
1551. Al suo
interno, la
cattedrale di stile
romanico, costruita
nel 1300 sul sito di
un precedente
edificio sacro,
custodisce opere
d’arte di grande
pregio: oltre al
celebre “Polittico”
(1499) di Cima da
Conegliano, è
possibile ammirare
la famosa statua
lignea del
Crocifisso di Padre
Umile da Petralia
Soprano (1629) e tre
tele di rara
bellezza: una è la
“Madonna Assunta in
Cielo” del
Tintoretto; l’altra
è la “Madonna al
tempio con Santi”
del Guercino; la
terza è la “Madonna
del Rosario” di
Girolamo Todisco.
Molto bella, infine,
è la scultura in
pietra della
“Pietà”, scolpita
dallo scultore
lucano, Altobello
Persio. |