MIGLIONICO.
Quale futuro è
possibile
prefigurare per la
“Casa sul lago”, la
struttura comunale
ubicata nella zona
della diga sul fiume
Bradano, nelle
vicinanze dell’oasi
faunistica protetta
del Wwf, vicino al
lago di San
Giuliano?
L’immobile,
costruito nell’agro
miglionichese, ai
confini col
territorio di
Matera, da alcuni
anni, versa in una
situazione di
degrado. Da qui,
l’interrogazione
consiliare rivolta
dai consiglieri
comunali di
minoranza, Giuseppe
Dalessandro e Vito
Rago di “Esperienza
e Futuro per
Miglionico”,
all’attenzione del
sindaco Franco
Comanda. Una
richiesta che è
volta anche ad
esplorare i
possibili interventi
amministrativi da
attuare, in un
futuro prossimo
venturo, per
arrestarne il
degrado. Quasi un
appello. Lanciato
dai due consiglieri
comunali. Una sorta
di chiamata a
raccolta di quei
soggetti
istituzionali che
potrebbero fare
qualcosa per
risanare quel
fabbricato, fatto
edificare agli inizi
degli anni Novanta,
con l’utilizzo di
fondi pubblici,
finanziati dalla
“Cassa Depositi e
Prestiti”, per la
somma complessiva di
due miliardi di
vecchie lire (1
milione di euro
d’oggi). L’opera
pubblica, i cui
lavori furono
ultimati nel 1995,
inizialmente fu data
in gestione ad una
cooperativa sociale,
che la utilizzò come
un luogo di ristoro.
Successivamente,
tale servizio di
gestione fu
revocato. E da
allora, “ebbe inizio
una fase di
abbandono della
struttura – osserva
Dalessandro – e di
degrado che non si è
mai più arrestato”.
Adesso, l’alloggio,
che ha una
consistenza di 216
metri quadrati, con
un’area circostante
di terreno agricolo,
avente una
superficie di circa
2700 ettari, è ormai
“ridotto a un
ammasso di macerie:
infissi divelti,
impianti distrutti e
le aree circostanti
invase dalle
sterpaglie”. In
quest’ultimi anni,
il Comune ha tentato
di vendere l’intera
struttura tramite un
apposito bando di
asta pubblica, con
un prezzo di base
fissato a 930 mila
euro. Ma il
tentativo è stato
infruttuoso:
all’ente comunale
non è mai pervenuta
alcuna richiesta di
acquisto. |