MIGLIONICO.
Entusiasmante. Come
una grande “storia
d’amore”. Una vita
tra luci e qualche
piccola delusione: è
quella del
Miglionico nel
panorama del calcio
regionale. Un
rapporto lieve,
quasi poetico,
iniziato nella
stagione agonistica
2003/2004, col
campionato di
Promozione. Fu
allora che, per la
prima volta nella
sua storia
calcistica, la
piccola comunità
miglionichese (2450
abitanti) entrò a
far parte della
“famiglia” del
calcio regionale di
alto livello. Una
bella “avventura”
ininterrotta e che
proseguirà anche nel
prossimo campionato
di Promozione. Una
permanenza
conquistata nello
spareggio della
finale playout col
Possidente. Al
termine di una
partita batticuore,
conclusasi in parità
(1-1), dopo i tempi
supplementari. A
conclusione di un
campionato vissuto
tra tanti patemi
d’animo. Un torneo,
quello che si è
appena concluso,
contraddistinto da
un rendimento
altalenante. La
discontinuità dei
risultati ne è stata
la caratteristica
predominante. Un
andamento spesso
deludente che, per
certi aspetti, aveva
tradito le
aspettative iniziali
del sodalizio
sportivo guidato dal
presidente Mimmo
Grande. Un
“viaggio”, quello
del Miglionico di
mister Michele
Paterino
caratterizzato da
innumerevoli
difficoltà. Un
“bilancio”
certificato dal
seguente dato
numerico: terzultimo
posto, con 19 punti
finali. Il frutto di
appena 4 vittorie (3
in casa e 1 in
trasferta); 7
pareggi (4 in casa e
3 fuori); 15
sconfitte (6 in casa
e 9 in trasferta);
20 gol fatti e 64
subiti. Quasi la
metà delle reti
realizzate (9)
portano la firma del
giovane attaccante
senegalese, Amadou
Cissokho, 20 anni,
da tre anni
residente a
Miglionico, quale
richiedente asilo.
Nella fattispecie,
Cissokho, la
“pantera nera” del
Miglionico, ne è
stato anche il
giocatore
“provvidenza”,
l’uomo in più, il
protagonista di
primo piano che,
spesso, ha saputo
fare la differenza
in campo. |