MIGLIONICO.
Misericordia e
perdono. Sono i
sentimenti chiave al
centro della festa
del SS. Crocifisso
che, con la
partecipazione di
mons. Antonio
Giuseppe Caiazzo,
arcivescovo della
diocesi di
Matera-Irsina, si
celebra oggi,
venerdì 3 maggio, in
paese. “Misericordia
e perdono – spiega
Nino Comanda, 73
anni, priore della
locale confraternita
del Crocifisso –
sono due sentimenti
fortemente correlati
che spingono ad
assistere, a
soccorrere e ad
alleviare le
sofferenze altrui.
Bisogna imparare a
sconfiggere
l’egoismo, a
superare ogni forma
di rancore nei
confronti del
prossimo. Il perdono
è un atto di umanità
e generosità che ha
il valore della
benevolenza”. Il
tema religioso di
quest’anno fa
riferimento al
“Cristo crocifisso”:
vuole trasmettere un
messaggio di
fratellanza. Alla
festa parteciperanno
anche numerosi
fedeli provenienti
dai paesi viciniori.
In particolare,
oltre alle locali
congreghe del
Santissimo
Crocifisso e del
Sacro Cuore, saranno
presenti anche le
rappresentanze di
tre congreghe di
Matera: ovvero,
quelle dei “Pastori
della Bruna”, di
“San Francesco da
Paola” e di “Gesù
Cristo flagellato”;
è prevista pure la
partecipazione di
una rappresentanza
della congrega
“Santa Maria della
Croce” di Ferrandina.
La statua lignea del
SS. Crocifisso, a
misura d’uomo, fu
portata in paese,
nella chiesa del
Convento, nel 1629
da padre Eufemio da
Miglionico che
l’aveva
commissionata allo
scultore frate Umile
da Petralia Soprana
(Palermo), dopo aver
saputo la notizia di
un terremoto che si
era verificato in
Basilicata, ma che
non aveva causato
danni alla struttura
del monastero
miglionichese. La
celebrazione della
festa, quindi,
assume anche un
valore di
ringraziamento per
lo scampato
pericolo. Ma
soprattutto la festa
ci aiuta a capire il
senso cristiano
della Santa Croce
che rappresenta le
“tante sofferenze
del mondo”. Sono le
sofferenze causate
dalle guerre, dalla
violazione dei
diritti umani e
dalle ingiustizie.
Si capisce, allora,
come la festa
odierna sia un
momento di
meditazione, di
preghiera e di
penitenza. Giova
ricordare, inoltre,
come la sacra
Immagine del
Crocifisso sia stata
benedetta da papa
Giovanni Paolo II in
occasione della
visita pastorale che
il Santo Padre fece
a Matera nel mese di
aprile del 1991, con
la deposizione sul
capo di Gesù di una
corona d’oro, con 25
pietre di “lacrime
di rubini”, dono del
gioielliere
miglionichese Mimmo
Guida. Il programma
religioso della
festa prevede, alle
10,30, nella chiesa
del Convento, la
celebrazione della
santa messa solenne
che sarà presieduta
da mons. Antonio
Giuseppe Caiazzo,
con l’assistenza di
don Mark Stanislaus.
Alle 12 seguirà la
processione con
l’icona del
Santissimo
Crocifisso per le
vie cittadine. Il
servizio bandistico
sarà curato dal
locale gruppo
bandistico, “Città
di Miglionico”,
diretta dal maestro
Angelo Manzara. In
serata, alle 19,
altra messa che sarà
celebrata da mons.
Filippo Lombardi,
vicario pastorale. A
seguire, in piazza
Popolo, il servizio
d’orchestra e, alle
22, in piazza
Castello, si
svolgerà lo
spettacolo dei
fuochi pirotecnici.
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