MIGLIONICO.
Da Matera, la città
dei Sassi, a
Miglionico, il paese
del Castello del
Malconsiglio,
celebre per la
famigerata “Congiura
dei Baroni” (1485).
Lungo un percorso di
appena 22
chilometri: un
piccolo viaggio, che
quasi
quotidianamente,
ormai, viene
effettuato da
numerosi vacanzieri
e turisti, anche
stranieri, che, dopo
aver ammirato la
grande bellezza dei
Sassi di Matera,
“patrimonio mondiale
Unesco”, arrivano a
Miglionico perché
attratti
dall’aspettativa di
osservare altri
“tesori” artistici.
Miglionico come
Matera? Ebbene, con
le debite distanze e
le dovute
proporzioni e senza
sconfinare nella
vana gloria, è
opportuno
sottolineare come
anche questo piccolo
centro del Materano,
quantomeno in
prospettiva, abbia
le giuste risorse
architettoniche per
entrare nel novero
dei luoghi d’arte
della Basilicata. In
pratica, Miglionico
si avvale dei dati
record del turismo
di Matera e si
candida a fare del
settore turismo una
leva di sviluppo
socio-economico e
culturale della
comunità. Al
momento, mancano
dati oggettivi, ma
sulla base del
numero delle visite
dei vacanzieri che
giungono in paese,
unitamente
all’utilizzo dei
servizi commerciali
che vi sono
presenti, non è
azzardato
sottolineare come il
fenomeno turismo sia
tendenzialmente in
crescita. Dati
positivi, sebbene
non suffragati da
elementi oggettivi
di valutazione, di
difficile
comparazione con
quelli registrati
negli anni passati.
Dati che fanno
guardare con
ottimismo al futuro.
In prospettiva,
infatti, Miglionico
potrà continuare ad
avvalersi del
prezioso traino
esercitato da
“Matera capitale
europea della
cultura 2019”. Oltre
al Castello del
Malconsiglio, fatto
costruire, nella sua
parte superiore, dal
conte Alessandro di
Andria (1110),
Miglionico vanta
altri tesori
architettonici, tra
cui, spicca la
Basilica di Santa
Maria Maggiore,
dedicata
all’Assunta, sede
pontificia nell’anno
1051. Al suo
interno, la Chiesa
di stile romanico,
costruita nel 1300
sul sito di un
precedente edificio
sacro, custodisce
opere d’arte di
grande pregio: oltre
al celebre
“Polittico” (1499)
di Cima da
Conegliano, è
possibile ammirare
la statua lignea del
Crocifisso di Padre
Umile da Petralia
Soprano (1629) e tre
tele di rara
bellezza: una è la
“Madonna Assunta in
Cielo” del
Tintoretto; l’altra
è la “Madonna al
tempio con Santi”
del Guercino; la
terza è la “Madonna
del Rosario” di
Girolamo Todisco. Da
non perdere, infine,
la famosa scultura
in pietra della
“Pietà”, scolpita
dallo scultore
lucano, Altobello
Persio. |