MIGLIONICO.
Dolcetti di pasta
frolla e cioccolato
per sostenere il
progetto volto a
contrastare la
diffusione della
temibile malattia
genetica della
fibrosi cistica. La
campagna di
sensibilizzazione, a
cura della
delegazione “Fibrosi
Cistica” di
Montescaglioso,
guidata dal
presidente
provinciale Rocco
Didio, si pone il
duplice obiettivo di
far conoscere la
malattia e di
raccogliere fondi,
al fine di poterla
curare e di
assistere le persone
che ne sono affette.
La lodevole
iniziativa, al suo
sesto anno, è stata
promossa, nei giorni
scorsi, tra gli
insegnati e gli
alunni delle
seguenti scuole
statali del
Materano:
Miglionico,
Montescaglioso,
Pomarico, Grottole,
Grassano, Ferrandina,
Salandra, Policoro,
Colobraro e Valsinni.
In occasione del
giorno di San
Giuseppe, festa del
papà, gli alunni
potranno acquistare
e donare al proprio
papà un “dolce
pensiero”, un
dolcetto di
pastafrolla: il
ricavato della
vendita
dell’iniziativa,
“Auguri papà 2019”,
sarà completamente
devoluto alla
Fondazione nazionale
sulla ricerca della
“Fibrosi Cistica”,
al fine di sostenere
la ricerca per
curare questa
terribile malattia
che colpisce gli
organi interni del
corpo umano, come i
polmoni, il
pancreas, togliendo
respiro e vita. In
particolare, i fondi
raccolti dalla
vendita dei gustosi
dolcetti, di oltre
tre mila euro,
saranno destinati a
sostenere uno
specifico progetto
di ricerca: ovvero,
il “Progetto GF a
Core 6”, già avviato
lo scorso mese di
agosto grazie al
contributo economico
di mille e
settecento euro
donato
dall’associazione
“DO. Mo. VOS” di
Montescaglioso.
Resta da precisare
che la fibrosi
cistica si eredita
quando entrambi i
genitori ne sono
portatori sani.
Colpisce circa 1
neonato su tre mila.
Ad oggi, non esiste
una cura risolutiva;
l’aspettativa di
vita di un malato
non supera i 40
anni. La malattia
richiede cure
onerose: non
danneggia le
capacità
intellettive e non
si manifesta
nell’aspetto fisico,
né alla nascita né
in seguito, nel
corso della vita.
Per questa ragione
viene definita
“malattia
invisibile”. In
Italia ci sono sei
mila pazienti, tra
adolescenti e
adulti. Negli ultimi
anni, la terapia
della malattia ha
avuto un notevole
sviluppo. N. B.
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