MIGLIONICO.
“I giovani lucani
iperconnessi. Il 98 per
cento dei ragazzi possiede
uno smartphone (telefono
cellulare intelligente, con
molteplici funzioni)
personale già a 9-10 anni”.
Dall’indagine
dell’Osservatore nazionale
sull’adolescenza emerge che
il 98% dei giovani possiede
uno smartphone personale già
a 10 anni. La maggior parte
di loro trascorre dalle 3
alle 6 ore extrascolastiche
con lo smartphone in mano.
Se calcoliamo che il 63% lo
utilizza anche a scuola
durante le lezioni,
significa che la maggior
parte di loro vive connesso
alla rete. Il fatto di avere
una serie di applicazioni
social sconosciute ai
genitori gli permette di
essere meno controllati.
Dato preoccupante: il 14%
degli adolescenti ha anche
un profilo finto, che
nessuno conosce o che
conoscono solo in pochi,
risultando quindi non
controllabile dai genitori.
Inoltre, i ragazzi
trascorrono la maggior parte
del loro tempo libero sulle
chat: 6 adolescenti su 10
dichiarano di non poter più
fare a meno di WhatsApp. Tra
gli adolescenti il 99% lo
utilizza ogni giorno. Poi,
c’è la moda denominata “Vamping”,
cioè quella degli
adolescenti di trascorrere
numerose ore notturne sui
social media: 6 adolescenti
su 10 dichiarano di rimanere
spesso svegli fino all’alba
a chattare. Il 15% di loro
si sveglia quasi tutte le
notti per leggere le
notifiche e i messaggi che
gli arrivano. Si tratta di
comportamenti che vanno ad
influenzare negativamente la
qualità e la quantità del
sonno, con conseguenze
nocive per l’organismo:
causano difficoltà di
concentrazione e di
attenzione che gravano sul
rendimento scolastico,
favoriscono l’insorgenza di
stati ansiosi, intaccando
l’umore e gli impulsi.
Infine, si sta diffondendo
la moda del fenomeno dei
selfie, ossia dell’apparire
ad ogni costo (a volte
rischiando la vita). (Fonte
– La Gazzetta di Basilicata
del 15 marzo 2019). |