MIGLIONICO.
“Tra i “Neet” ora spuntano
anche diplomati e laureati.
Fenomeno preoccupante: sono
sempre più numerosi i lucani
che non studiano, non
lavorano e non cercano
un’occupazione. Il 31% dei
giovani della Basilicata tra
i 15 e i 29 anni non fa
nulla”. Non lavorano e sono
anche molto più infelici dei
loro coetanei. E’ questa la
condizione dei cosiddetti
Neet, che secondo l’Eurostat
hanno superato, in Italia, i
3 milioni di giovani, se
consideriamo la fascia d’età
tra i 15 e i 29 anni. Fino a
quando si può ignorare un
fenomeno del genere? In
Italia il fenomeno si può
allargare fino ai 35 anni e
i numeri sono doppi rispetto
alla Francia e sono tre
volte quelli tedeschi. “Il
letto che inghiotte tanti
giovani italiani, come un
pozzo, per citare il rapper
napoletano Anastasio, è
sempre più profondo.
L’Italia è piazzata
all’ultimo posto in Europa,
dietro a Grecia e Bulgaria.
Un esercito di giovani
sfiduciati. Il problema non
riguarda solo l’Italia. In
Europa i giovani
“invisibili” sono in tutto
5,5 milioni. Per contrastare
questo deleterio fenomeno è
stato ideato il programma
“Garanzia Giovani”, avviato
nel 2014. In Italia è
piovuta buona parte dei
fondi economici stanziati da
Bruxelles per risolvere il
problema. Il progetto
finanzia percorsi
personalizzati per
l’inserimento lavorativo
(stage, tirocini) dei Neet
che ne facciano richiesta.
Al 31 agosto scorso erano 1
milione e 373 mila i fondi
stanziati. (Fonte – La
Gazzetta di Basilicata del
28 febbraio 2019 e il
Corriere della Sera del 12
marzo 2019). |