MIGLIONICO.
“Palazzo Lanfranchi da 346 anni è
tra i simboli di Matera. Lo volle
monsignor Vincenzo Lanfranchi,
arcivescovo di Matera”. Il nastro di
inaugurazione del Seminario di
Matera si tagliò il 22 ottobre 1673.
Quest’anno compirà 346 anni.
L’edificio fu progettato
dall’architetto materano fra
Francesco da Copertino (1617-1692),
il quale al secolo si chiamava
Cataldo Donato Antonio Fernando
Guida, figlio di Cataldo Giulio e
Margherita Gattini. “Una casata
nobile i Guida, per non parlare dei
Gattini – scrive Riccardo Riccardi
su la Gazzetta di Basilicata del 31
gennaio 2019 – già presente a Matera
nel Cinquecento, dimorante nei
pressi della Cattedrale. La
costruzione del Seminario, iniziato
nel 1668 e completato nel 1673, dopo
la nomina di Matera capoluogo della
Basilicata”. In breve tempo il
Seminario materano divenne
l’istituzione più ammirata del
Mezzogiorno sia per le attrezzature
esistenti sia per il livello
culturale che veniva assicurato dai
docenti più preparati e colti. Oggi
“il palazzo Lanfranchi è la sede del
Museo Nazionale d’arte Medioevale e
Moderna della Basilicata e tra le
tantissime collezioni e opere di
artisti di prestigio gode della
presenza della tela più preziosa
dell’artista torinese Carlo Levi,
“Lucania ‘61” in cui l’autore
descrive la Lucania, dedicandola a
Rocco Scotellaro, simbolo poetico
della civiltà contadina scoperto
proprio da levi”. In pratica, oggi,
Palazzo Lanfranchi è un contenitore
culturale dove i musei e le sale
ospitano numerosi eventi culturali. |