MIGLIONICO.
“A Matera web più
veloce col “5G”, ma
l’elettrosmog
suscita timori.
Rischi per la
salute”. E’ la
quinta generazione
della
telecomunicazione
che dovrebbe
permettere
collegamenti
ultraveloci ad
Internet e
connessioni tra gli
oggetti di uso
comune. Matera è tra
le città in cui si
sperimenterà il
“5G”. Ma c’è chi
mette in guardia da
un massiccio
incremento
dell’esposizione
della popolazione
alle radiofrequenze
con impiego di onde
millimetriche.
“Studi sperimentali
condotti su animali
esposti a queste
onde hanno
evidenziato danni al
sistema immunitario,
alterazioni della
frequenza e del
ritmo cardiaco. Il
proliferare di
antenne, inoltre,
esporrà tutti, 24
ore su 24, a
intensità e
frequenze finora
inesplorate. Studi
scientifici hanno
dimostrato gravi
danni alla salute
legati
all’esposizione alle
radiofrequenze”.
Centottanta
ricercatori di 37
Paesi chiedono di
fermare la rete
finchè non saranno
effettuati studi più
attendibili
sull’impatto
sanitario. “La
tecnologia 5G –
scrive Fabia Del
Giudice su La
Gazzetta di
Basilicata del 23
dicembre 2018 –
funziona solo su
brevi distanze e
attraversa con
difficoltà i
materiali solidi.
Sarà dunque
necessaria una
proliferazione di
antenne senza
precedenti (una per
ogni edificio) che
imporrà a tutti di
essere esposti 24
ore su 24 a
intensità e
frequenze finora
inesplorate. I
cittadini di Matera
saranno
inconsapevolmente
oggetto di una
sperimentazione
ideata a fini
commerciali che
solleva dubbi di
natura etica”. |