MIGLIONICO.
Figli come badanti. Figli che si
prendono cura dei propri genitori
anziani non più autosufficienti.
Figli come collaboratori domestici
che li assistono all’interno delle
loro abitazioni di residenza oppure
se li portano a casa propria. E non
“annullano” la loro vita. Figli che
stanno facendo una cosa bella e
nobile: gli donano amore, affetto,
restituendogli quelle cure amorevoli
ricevute da bambini, quando erano
loro ad aver bisogno di protezione
ed assistenza per crescere e
diventare adulti. Un fenomeno,
quello dei figli “badanti”, che
cresce di giorno in giorno
all’interno della comunità. Il dato
demografico, rilevato, alla data del
31 agosto 2018, dall’Ufficio
anagrafe del Comune, ci dice che la
popolazione miglionichese tende ad
invecchiare: gli anziani con un’età
compresa tra i 76 anni e 85 sono 172
(99 donne e 73 maschi); mentre,
quelli ancora più anziani, con
un’età tra 86 e 95 anni, sono 79 (55
donne e 24 maschi). Poi, c’è la
super nonna del paese, Maria Santa
Mucci, vedova di Leonardo Casella,
che è la più longeva con i suoi 106
anni. Le persone d’età compresa tra
i 65 anni e i 106 sono
complessivamente 589 (326 donne e
263 maschi). Un paese, Miglionico,
che, con una popolazione complessiva
di 2452 abitanti residenti (1231
donne e 1221 maschi), denota la
tendenza ad invecchiare. In tale
contesto sociale, aumenta il numero
degli anziani che hanno bisogno di
essere assistiti. Alcuni vengono
curati da badanti di professione;
altri, invece, ricevono l’assistenza
direttamente dai loro figli. Li
aiutano a vestirsi, a lavarsi, a
nutrirsi, controllano le medicine da
assumere nell’arco della giornata.
Proprio come un tempo, i genitori
facevano con loro quando erano
bambini. Un meraviglioso scambio di
ruoli. Storie d’amore e di
dedizione. |