MATERA.
Come una miniera d’oro. Una
vera e propria fucina di
atleti. E’ l’Athlos Matera,
la società sportiva
dilettantistica che da
trent’anni, ormai, è attiva
nel Materano, ove promuove e
diffonde la cultura dello
sport e dei suoi valori. Nei
giorni scorsi, il sodalizio
sportivo guidato dal
presidente Rosario
Tortorelli, 41 anni, di
Matera, ha partecipato
all’ottava edizione della
“Mezza Maratona” che s’è
disputata nella città di
Trento. Alla corsa di
quest’anno, la “Trento Half
Marathon 2018”, promossa
dall’associazione sportiva
dilettantistica di Trento,
hanno preso parte circa 2500
atleti provenienti da quasi
tutte le federazioni
sportive italiane. Tra i
maratoneti in gara, ci sono
stati anche nove atleti che
hanno rappresentato il club
materano: Eustachio Sacco ha
ottenuto il suo record
personale col tempo di 1 ora
e 25 secondi, sulla distanza
dei 21 chilometri della
corsa. Gli altri otto
atleti, tesserati con l’Athlos
che hanno ben figurato, sono
stati, in ordine alfabetico,
i seguenti: Nicola Di Cecca,
Michele Finamore, Giovanni
Incampo, Massimo Longo,
Michele Magistro, Domenico e
Giuseppe Mangieri e Rosario
Tortorelli. Gli atleti
materani sono stati
accompagnati dal dirigente e
sponsor del sodalizio,
Emanuele Nicoletti. La gara
s’è disputata lungo un
percorso che, omologato
dalla Fidal (Federazione
italiana di atletica
leggera), s’è snodato in un
unico giro, all’interno del
centro storico della città,
con partenza da piazza Santa
Maria Maggiore e arrivo in
piazza Duomo. Percorso
pianeggiante e veloce che,
per i primi 10 chilometri,
non ha presentato
particolari difficoltà: poi,
il tracciato, lungo gli
altri 11 chilometri, è stato
caratterizzato da un
susseguirsi di falsipiani,
con tratti in salita e in
discesa. Soddisfatto il
presidente Tortorelli che,
oltre a mettere in luce i
positivi risultati tecnici
raggiunti dal suo sodalizio
sportivo, si sofferma ad
evidenziarne un altro
aspetto significativo: è
quello legato alla
diffusione della cultura
dello sport e dei valori.
“L’Athlos Matera – dice il
massimo dirigente – vuole
essere anche un punto di
aggregazione sociale sia per
i giovani atleti che per i
meno giovani. E anche per le
donne” |