MIGLIONICO.
Frutta e verdura gratis. In dono ai poveri. Una
straordinaria iniziativa di solidarietà. Sta creando
stupore e condivisione all’interno del tessuto
sociale miglionichese. Un gesto di altruismo.
Spontaneo e sorprendente. E’ stato intrapreso da
Filippo Recca, 39 anni, titolare di un negozio
ubicato a pochi passi da piazza Castello, ove vende
frutta e verdura al minuto. Prodotti che, sebbene in
parte, vengono coltivati, in modo biologico, anche
in un orto di proprietà del padre Nino, in contrada
“Serre”, a meno di un chilometro di distanza dal
centro abitato. “Un’azione così virtuosa,
contraddistinta da una forte valenza etico-sociale,
a beneficio di chi si trova in una condizione di
forte difficoltà economica – dichiara Michele
Buzzella, di professione panettiere – non poteva
passare inosservata”. E, così, a poco a poco, la
notizia s’è diffusa in paese. E, adesso, sta
contagiando alcuni cittadini che si recano a fare la
spesa da Recca proprio con l’intenzione di
sostenerla. “Siamo in presenza di un lodevole
atteggiamento di benevolenza che va assecondato –
sottolinea Buzzella – contribuendo, per quel che è
possibile, a renderlo duraturo e sistematico”. In
che modo? “Ebbene, ciascun cittadino di buona
volontà – osserva il panettiere - dovrebbe lasciare
sul banco del negozio un po' di spiccioli in più,
pochi centesimi per assecondare l’ortolano in tale
iniziativa”. In tal modo, l’azione di un singolo
cittadino si troverebbe ad essere condivisa da
altri. E quello che oggi è il sentimento fraterno di
una sola persona finirebbe con l’assumere la
dimensione della solidarietà sociale. In pratica,
andando ad acquistare un chilo di frutta, il cliente
ne acquisterebbe un po' di più a beneficio delle
persone bisognose. In un periodo di crisi economica,
l’acquisto di un po' di verdura può rappresentare un
lusso per chi vive in una condizione di povertà.
Ovviamente, l’aiuto verrebbe offerto in modo
discreto e nel pieno rispetto della privacy e della
sensibilità altrui. “Sarebbe bello – conclude
Buzzella – se lo stesso atto di altruismo
rappresentasse un esempio, tanto da essere imitato
da altri esercizi commerciali. Soprattutto da quelli
in cui è possibile comprare beni di prima
necessità”. Ma, quali sono le ragioni che sottendono
l’idea intrapresa dal giovane Recca? “La dignità
della vita umana è un diritto di tutti e va
garantita”, afferma l’ortolano miglionichese con la
saggezza di un filosofo. Il suo esercizio
commerciale ha la caratteristica di un’attività non
profit? “La realtà, molto semplice – precisa Recca –
è la seguente: mi accontento di guadagnare il
necessario, quanto mi basta per mantenere in modo
decoroso la mia famiglia (moglie e due figlie a
carico). E’ dovere di tutti non lasciare da solo chi
ha bisogno di aiuto”. Continuando così, il suo
negozio sarà fonte di assistenza sociale? “E’
semplicemente un luogo di lavoro – conclude Filippo
– e tale rimarrà”. Sì, ma con la gioia di donare
amore. Un gesto nobile che, magari, potrebbe essere
riconosciuto e sostenuto dalla locale
Amministrazione comunale, conferendo al protagonista
di un’azione così virtuosa un encomio pubblico. Con
l’auspicio che possa fare da lievito e da esempio
all’interno della comunità, quale testimonianza di
cittadinanza attiva e solidale. |