GIACOMO AMATI

18 OTTOBRE 2018

Home

Index stampa locale e nazionale

Stampa pagina

Scorie nucleari. Cromo e trielina abbattuti fino ai minimi termini

 

MIGLIONICO. “Scorie nucleari. Cromo e trielina abbattuti fino ai minimi termini”. Lo scorso 13 aprile scoppiò il “bubbone” del sito nucleare della “Trisaia” di Rotondella. Su disposizione della “Dda” di Potenza (Direzione distrettuale antimafia) furono sequestrate alcune aree Itrec, gestite da Sogin. Motivo: inquinamento ambientale, causato da sostanze chimiche, utilizzate per il trattamento delle barre di uranio collocate nell’Itrec. L’acqua inquinata veniva scaricata a mare. Nel sito di Rotondella, sin dagli anni Sessanta, vengono custodite 64 barre di uranio degli USA (Stati Uniti d’America), provenienti dal sito di “Elk River”. Il 13 aprile 2018, “la Dda di Potenza – scrive Filippo Mele su La Gazzetta del Mezzogiorno del 16 ottobre 2018 - ordinò ai carabinieri del “Noe” (Nucleo operativo ecologico) di eseguire un decreto di sequestro di tre vasche di raccolta delle acque di falda e della relativa condotta di scarico dell’Itrec, nonché di quello che era rimasto di un ex impianto nucleare, il Magnox, ubicato nell’area gestita dall’Enea. L’acqua contaminata veniva sversata nel mare Ionio”. Ora, invece, il problema è stato risolto. L’acqua viene depurata prima di finire in mare. Grazie a un impianto di depurazione: il cromo esavalente e la trielina vengono abbattuti. “Il primo diventa fango, la seconda viene trattenuta da filtri di carbone. I controlli sul funzionamento della struttura sono effettuati dall’Arpab (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente di Basilicata).

Created by Antonio Labriola-Mail - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375