MIGLIONICO.
La popolazione miglionichese
residente in paese tende ad
invecchiare. Si tratta di un
dato oggettivo, rilevato
alla data dello scorso 31
agosto e che ci è stato
fornito dall’impiegata
comunale Luisa Lascaro,
responsabile del locale
ufficio anagrafe del Comune.
Dall’analisi del dato
demografico, si rileva che,
su una popolazione di 2452
cittadini (1231 donne e 1221
maschi), le persone d’età
compresa tra i 65 anni e i
106 sono complessivamente
589 (326 donne e 263
maschi). In particolare, i
cittadini miglionichesi che
hanno un’età anagrafica
compresa tra i 65 e i 75
anni sono 331, di cui, 167
donne e 164 maschi; invece,
gli anziani che registrano
un’età tra 76 anni e 85 anni
sono 172 (99 donne e 73
maschi); mentre, quelli più
anziani, con un’età compresa
tra 86 e 95 anni, sono 79
(55 donne e 24 maschi);
infine, i nonni del paese,
con un’età tra i 96 e i 106,
sono 7 (5 donne e 2 maschi).
La super nonna della
comunità, con ben 106 anni,
è Maria Santa Mucci (Santaredd’,
in dialetto miglionichese),
vedova di Leonardo Casella:
la nonnina del paese è madre
di quattro figli e si gode
l’affetto di 11 nipoti e 8
pronipoti. Facendo
un’analisi comparativa con i
bambini miglionichesi
residenti in paese, con
un’età inferiore a sei anni,
i quali sono 88 (44
femminucce e 44 maschietti),
si scopre che all’interno
della comunità ci sono più
nonni che nipoti. Più
anziani che bambini. Vale la
pena osservare, infine, come
le età della vita vadano
aggiornate. In particolare,
andrebbe rivista e
rettificata la soglia dei 65
anni che, fino a poco tempo
fa, indicava la categoria
delle persone anziane. Oggi
tale parametro non sembra
avere alcun senso. Una
recente indagine dell’Istat
(Istituto nazionale ricerche
e statistiche), a tal
proposito, sottolinea come
tra i sessantacinquenni ci
siano “profili eterogenei
per stato di salute e
condizioni di vita”. Le
dinamiche
dell’invecchiamento di una
popolazione sono cambiate e
l’età anagrafica non
coincide più con quella
biologica. |