Il problema della fame
nel mondo |
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MIGLIONICO.
Il problema della fame nel mondo. “Gli
alimenti ci sono: ne buttiamo 1,3 miliardi
di tonnellate all’anno. Ma all’Africa
servirebbe fermare le guerre”. Ci sono forti
squilibri nella distribuzione della
ricchezza: 600 milioni di persone sono
obese; 1,3 miliardi di persone sono in
sovrappeso; 1/3 di tutta la produzione
alimentare viene buttata prima che arrivi al
consumo. Oggi a soffrire la fame sono 815
milioni di persone, soprattutto in alcune
zone dell’Africa (Niger, Ciad, Camerun,
Nigeria, eccetera) in Siria e in
Afghanistan. Le cause? Sono riconducibili
per lo più alle guerre ed alla povertà. “Per
una vita sana e attiva – scrive Milena
Gabanelli sul Corriere della Sera del 30
aprile 2018 – l’organismo mediamente ha
bisogno di 2.100 calorie al giorno. Oggi 815
milioni di persone mettono nello stomaco
poco più di un pugno di riso al giorno (300
calorie). I dati del rapporto Fao, Unicef,
Who mostrano un fenomeno in crescita: 38
milioni di affamati in più rispetto al 2015.
Se oggi 815 milioni di persone non mangiano,
come si potrà sfamare un pianeta che nel
2015 sfiorerà i 10 miliardi di abitanti?” La
crisi alimentare più grave al mondo si
consuma in Yemen e coinvolge 17 milioni di
persone. Guerre e guerriglie sono la causa
di malnutrizione. Poi ci sono gli choc
climatici e le calamità naturali (cicloni e
siccità). “La popolazione mondiale oggi è di
7,5 miliardi, salirà a 8,6 nel 2030, a 9,8
nel 2050. In particolare, si stima che la
Nigeria diventerà il Paese più popoloso al
mondo (oggi è il settimo). L’Unicef è il
principale fornitore di alimenti terapeutici
pronti all’uso. L’Ue (Unione europea),
invece, ci mette i soldi: è il più grande
donatore al mondo (750 milioni di euro nel
2016)”. |
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Antonio
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