MIGLIONICO.
Emozione e gioia. E’ il ritratto del
maratoneta miglionichese Michele Finamore a
conclusione della “Maratona di New York
2017”, che s’è svolta lo scorso 5 novembre,
con la partecipazione di oltre 50 mila
podisti tra professionisti e amatoriali,
provenienti da tutte le parti del mondo. Tra
di loro, vi hanno partecipato anche 3002
italiani: Finamore, 56 anni, tesserato con
l’associazione dilettantistica “Athlos” di
Matera, diretta dal presidente Rosario
Tortorelli, è stato il primo atleta
miglionichese a correrla sulla distanza di
42 chilometri e 195 metri, con partenza da
Staten Islam e arrivo al Central Park, in
piazza Cristoforo Colombo. La corsa, che s’è
snodata lungo un percorso che ha
attraversato cinque distretti della città di
New York, è stata vinta dall’atleta keniota
Geoffrey Kamwoor con il tempo di 2 ore 10
minuti e 53 secondi, battendo allo sprint il
connazionale Wilson Wipsang (l’ha preceduto
di soli tre secondi). Il talentuoso atleta
miglionichese, che di professione fa
l’autista della Sita, ha concluso la sua
splendida corsa col tempo di 3 ore, 46
minuti e 22 secondi, piazzandosi al posto
numero 8798 su 57 mila partecipanti e al
500° posto tra i 3002 atleti italiani. “Si
tratta di una prestazione eccellente –
sottolinea l’ex maratoneta miglionichese
Giovanni Guida – la testimonianza delle
indiscusse doti tecniche di Finamore che ha
classe e volontà, è resistente alla fatica e
non si ferma davanti alle difficoltà. E’ un
esempio al quale tutti i giovani atleti,
soprattutto miglionichesi, dovrebbero
ispirarsi. Meriterebbe di ricevere un premio
speciale da parte del sindaco di Miglionico
che ne metta il risalto il valore tecnico e
la sua passione per lo sport”. Giova
precisare come il podista di Miglionico, in
fase di preparazione a questo evento
sportivo, sia stato seguito dall’allenatore
fiorentino Fulvio Massini. “Al momento della
partenza della corsa – racconta Finamore –
sentivo il cuore che mi batteva forte e ho
pianto di gioia per l’emozione. Avvertivo la
percezione di partecipare a qualcosa di
straordinario”. Per il bravo atleta
miglionichese è stato come sognare ad ogni
aperti. Un sogno che s’è trasformato in
realtà. Il sogno della sua carriera da
maratoneta. E’ stato come vivere una favola.
Il sigillo di una storia d’amore per lo
sport. |