MIGLIONICO.
“Ecco perché un amore fallisce. E’
scientificamente provato”. Lui e lei si
conoscono sul lavoro. Lui è rapito dalla
personalità vivace di lei, l’opposto della
sua. Lei resta affascinata dalla genialità
di lui. Si mettono insieme e trascorrono due
anni di passione. Ventiquattro mesi dopo si
ritrovano con due figlie: il cammino dei
coniugi subisce una biforcazione: lui si
butta nel lavoro; lei riversa l’amore sulle
figlie. Ogni tentativo di risolvere le
divergenze finisce in critiche feroci.
All’interno della coppia regna una
discrepanza nel modo di gestire le emozioni.
Esaminando questa vicenda e altri casi “due
ricercatori Julie Schwartz Gottman e John
Schwartz Gottman – scrive Maria Teresa
Veneziani sul Corriere della Sera del 12
agosto 2017 - hanno individuato quattro
elementi che annunciano l’inevitabilità di
una separazione. Il primo è rappresentato
dalle critiche reciproche: qualsiasi
problema viene ricondotto ai difetti
dell’altro. In questo modo la relazione
colerà a picco”. Il secondo è costituito dal
disprezzo reciproco, quel ghigno di
superiorità unito al sarcasmo conduce al
precipizio: il sistema immunitario del
partner viene ridotto a brandelli. Il terzo
elemento è dato dal vittimismo. Il quarto è
l’ostruzionismo: smettere di parlarsi dopo
un litigio significa ergere un muro. Ciò che
distingue le coppie felici da quelle
infelici è che le prime sono capaci di
riparare, le seconde invece no. Bisogna
parlare e prestare ascolto ai sentimenti del
partner per riconoscere gli errori e
chiedere scusa. “Non è mai troppo tardi per
imparare a rispettare il mondo interiore
dell’altro”. Servono gentilezza e
sensibilità. “La salute della coppia si
fonda sull’integrazione, il rispetto delle
differenze e sulla capacità d’ascolto. Ciò
consentirà ai singoli di diventare
totalità”. |