MIGLIONICO.
E’ il giorno della “Congiura dei Baroni”
(1485). E’ in calendario oggi, lunedì, 14
agosto. La rievocazione di questo evento
storico, che segnò profondamente il Regno di
Napoli, ci fa compiere un “viaggio” nel
Medioevo, tra i capitoli più affascinanti
della storia di Miglionico. Un salto nel
tempo, alla riscoperta del volto antico del
paese. E’ l’appuntamento più atteso e
suggestivo della rassegna, “SeRestate a
Miglionico 2017”, a cura del Comune. La
rivisitazione della famigerata vicenda
racconta la storia della ribellione dei
baroni meridionali contro il re di Napoli
Ferrante
I d’Aragona e contro suo figlio Alfonso,
duca di Calabria, detto il “Guercio” per la
sua crudeltà. Entrambi erano ritenuti
colpevoli di aumentare le
tasse sui
loro sudditi. La congiura fu ordita nel
salone più grande del maniero miglionichese,
da allora indicato del “Malconsiglio”. Ma il
servizio di controspionaggio a protezione
del re Ferrante riuscì a sventare la
minaccia. Il sovrano di Napoli,
opportunamente informato del pericolo
incombente sulla sua vita, in un primo
momento, finse di perdonare i congiurati.
L’anno successivo, però, il 13 agosto del
1486, li attirò in un agguato: li invitò
tutti a partecipare al matrimonio di sua
nipote Maria Piccolomini. I ribelli furono
accolti con molti onori. E una volta riuniti
intorno alla tavola imbandita, il castellano
Pascasio Diaz Garlon, tra la sorpresa
generale, li dichiarò tutti in stato di
arresto. Un paio di mesi dopo, il 3 novembre
del 1486, nella “Camera delle Riggiole”
furono processati da alcuni giudici e,
ritenuti
colpevoli
di tradimento nei confronti del loro re,
furono giustiziati tramite decapitazione. Lo
spettacolo odierno, finanziato dalle risorse
economiche della Regione Basilicata, si
svolgerà nella corte del Castello, con la
partecipazione straordinaria dell’attore
bolognese Alessandro Haber, 70 anni, che si
calerà nei panni di re Ferrante
I d’Aragona.
Si prefigura una rappresentazione ricca
sotto il profilo scenografico, narrativo e
delle coreografie che saranno curate
dall’artista miglionichese Nunzia Decollanz,
responsabile della direzione artistica
dell’evento storico. Al prof. Giampaolo D’
Andrea e all’arch. Luigi Bubbico, invece, è
stata affidata la consulenza storica dello
spettacolo, cui parteciperanno un centinaio
di figuranti, selezionati tra gli abitanti
miglionichesi. “Siamo alla settima edizione
della Congiura – sottolinea il sindaco
Angelo Buono (Pd) – una manifestazione che,
ormai, viene riconosciuta come un evento
culturale di primo piano in ambito
regionale. Lo spettacolo viene seguito da
numerosi turisti e spettatori provenienti da
vari centri del Materano e da fuori regione.
Ha l’obiettivo di far riscoprire una pagina
di storia, tra le più suggestive, del nostro
paese”. Giova ricordare che alla “Congiura
dei Baroni” partecipò anche Girolamo
Sanseverino, signore di Miglionico con lo
scopo di garantirsi il controllo dei suoi
feudi e la continuità dei suoi casati.
Infine, va sottolineato come l’inizio della
ribellione dei baroni a re Ferrante, secondo
le fonti riportate negli annali della storia
locale, sia riconducibile alla cerimonia
delle “nozze combinate di Melfi tra il conte
Troiano Caracciolo e Ippolita Sanseverino”.
Giacomo Amati
Tutti gli spettacoli di oggi
MIGLIONICO. C’è solo l’imbarazzo della
scelta per i visitatori animati dalla voglia
di assistere agli spettacoli in calendario
oggi, lunedì, 14 agosto, nell’ambito della
manifestazione della settima edizione della
“Congiura dei Baroni”. Si comincia alle
16,30, in piazza Popolo con la cerimonia
d’inaugurazione, cui seguirà quella degli
archibugieri che annunciano l’arrivo del re.
E poi l’episodio del “Giullar giocoso a
corte”. Alle 18, in piazza Castello, lo
spettacolo de “I falconieri del Re”; alle
19,30, in piazza Popolo, “Il corteo dei
baroni giunge al castello”; alle 20, in
piazza Unità d’Italia, la rappresentazione
del “Banchetto medievale con il giullar
giocoso”. A seguire: altri episodi di storia
medievale, fino a quello conclusivo della
rievocazione della “Congiura dei Baroni” che
si svolgerà all’interno della corte del
Castello. Giacomo Amati |