MIGLIONICO.
Tornano le fiamme nel bosco di “Monte
Acuto”. A distanza di poche ore dagli ultimi
due incendi, quelli che hanno incenerito
centinaia di alberi nell’area boschiva
miglionichese nei giorni di sabato e
domenica scorsi, nella scorsa notte di ieri
(lunedì - martedì), un altro terribile rogo
ha devastato la vegetazione della zona,
distruggendo altre piante di querce, olmo,
leccio e macchia mediterranea. Uno scempio.
Si sta configurando un disastro ambientale
intollerabile. Un crimine contro il
patrimonio boschivo, che si scopre al quanto
vulnerabile. Presumibilmente di natura
dolosa. Causato dalla mano invisibile e
scellerata di qualche sciagurato che
irresponsabilmente ha procurato dei danni
ingenti a tutto il delicato ecosistema della
zona. Questa volta le prime temibili lingue
di fuoco si sono sviluppate di sera, intorno
alle 20 di lunedì ed erano ben visibili dal
centro cittadino. Le fiamme sono divampate
all’improvviso in tre punti diversi del
bosco. Provvidenziale, ancora una volta, s’è
rivelato il tempestivo intervento dei Vigili
del Fuoco del Comando di Matera: sono
intervenuti con due squadre e quattro mezzi
meccanici, due camion grandi e due piccoli,
le “campagnole”, una decina di uomini che,
nella fattispecie, sono stati coadiuvati da
una dozzina di operai in dotazione
all’organico provinciale della squadra “Area
di programma”, ex forestali, addetti agli
interventi antincendio. Sul posto s’è
precipitato anche il sindaco Angelo Buono
che, oltre a seguire tutte le delicate fasi
di spegnimento dei roghi, ha fornito ai
pompieri delle preziose indicazioni sulle
vie d’accesso, le più agevoli, per
raggiungere l’interno del bosco, la zona
dell’incendio. “Non è stato possibile
richiedere l’intervento dei velivoli aerei
del servizio nazionale della Protezione
civile – spiega addolorato il sindaco –
perché i mezzi della flotta aerea possono
intervenire solo durante le ore diurne per
comprensibili ragioni legate alla
visibilità. A causa dell’area
particolarmente impervia del bosco -
conclude il sindaco - l’incendio è stato
spento dopo tre ore di lavoro e tutte le
operazioni antincendio si sono concluse alle
3 di ieri mattina”. Altri ettari di
vegetazione sono stati inceneriti. Il
vulnerabile patrimonio boschivo ha subito
danni gravissimi. L’equilibrio ecologico del
territorio miglionichese diventa sempre più
debole. Serve un’azione di salvaguardia più
forte ed efficace. Giacomo Amati |