MIGLIONICO.
“Monte Acuto” a fuoco. Il bosco, il “polmone
verde” più rinomato del demanio
miglionichese, con una vegetazione
costituita prevalentemente da macchia
mediterranea, piante di querce, olmi,
leccio, faggio di piccolo e medio fusto, è
stato teatro di un vasto incendio che s’è
sviluppato nel primo pomeriggio di ieri e ha
interessato parecchi ettari di terreno. Le
prime colonne di fumo, visibili, dalla
strada statale a scorrimento veloce
Ferrandina-Matera, si sono alzate in cielo
verso mezzogiorno. A dare l’allarme è stato
un cittadino miglionichese che, dopo aver
notato i primi segnali di fumo, ha subito
allertato il Comando provinciale dei Vigili
del Fuoco di Matera. Immediatamente sul
luogo del rogo sono arrivate due squadre di
pompieri, una proveniente da Matera e
l’altra dalla caserma di Ferrandina. Una
quindicina di uomini che, con il decisivo
intervento di 1 aereo “Canadair” e due
elicotteri della flotta antincendio
nazionale, dopo alcune ore di frenetico
lavoro, sono riusciti a domare le fiamme.
Subito dopo è cominciata l’azione di
bonifica di tutta l’area colpita
dall’incendio. Da una stima approssimativa,
si calcola che possano essere state
attaccate dal fuoco circa una ventina di
ettari di vegetazione. “Per una decina di
anni – osserva il sindaco Angelo Buono (Pd),
che ha seguito con preoccupazione tutte le
operazioni antincendio – la zona boschiva
che è stata distrutta dal rogo sarà
perimetrata e non potrà essere utilizzata
per nessuna ragione. Fa molto male vedere
uno scempio del genere”.
Giacomo Amati |