MIGLIONICO.
“Il giro del mondo da sola. Il volo di
Shaesta (per la parità)”. Nata in un campo
profughi afghano, è la più giovane pilota a
tentare l’impresa. Shaesta Waiz, 29 anni,
prima pilota donna afghana, cresciuta in
California dove si è laureata in Ingegneria.
Ha fondato la ong “Dreams Soar” impegnata a
promuovere i sogni delle ragazze in
particolare nei campi dell’aviazione e dello
“Stem”, le materie scientifiche. Stem è
l’acronimo di “Scienze Technology
Engineering and Mathematics”, indica il
comparto delle materie che consentono
l’accesso alle professioni scientifiche.
“Nata in un campo profughi afghano – scrive
Marta Serafini sul Corriere della Sera del 3
luglio 2017 – Shaesta ha imparato fin da
piccola a lottare. Ancora in fasce, si è
trasferita negli Stati Uniti con i genitori
e le sei sorelle per sfuggire agli orrori
della guerra tra Unione Sovietica e
Afghanistan. Cresciuta a Richmond, in
California, si è laureata in Ingegneria. Lo
scorso 13 maggio è partita dalla Florida a
bordo di un “A 36 Beechcraft Bonanza” per
compiere un viaggio in 30 tappe attraverso 5
continenti, 18 Paesi per un volo di 90
giorni, con più di 48 mila chilometri da
percorrere. Ad ogni stop ha organizzato
conferenze ed eventi per le giovani in modo
da promuovere le Stem. Una missione che
Shaesta sente ancora di più, essendo nata in
un Paese dove alle bambine viene ancora
precluso l’accesso allo studio”.
Attualmente, solo il 3% di tutti i piloti
del mondo, nel campo dell’aviazione, è una
donna. Giacomo Amati |