MIGLIONICO.
“L’Italia dell’Invalsi: italiano e
matematica, Sud in ritardo. Il divario
cresce alle medie ed alle superiori”.
Invalsi (Istituto nazionale per la
valutazione del sistema educativo,
dell’istruzione e della formazione).
Lombardia e Veneto al top. Calabria e
Sicilia ultime. Exploit Basilicata per
italiano e per le superiori. Differenze di
genere: a livello nazionale, gli alunni
maschi fanno meglio delle femmine nelle
prove di matematica, ma ottengono un
punteggio più basso in quelle di italiano.
In sensibile calo il fenomeno “cheating”,
cioè degli aiutini offerti agli alunni, da
parte dei professori, per fare “bella
figura”. “In seconda elementare – scrive
Claudia Voltattorni sul Corriere della Sera
del 7 luglio 2017 - sono tutti bravi. Sia
che si tratti degli alunni abruzzesi, veneti
o liguri. Anzi, i migliori sono i bambini
della Basilicata, insieme con i molisani e
gli umbri. Bravi sia in italiano
(comprensione del testo e grammatica), sia
in matematica. In quinta classe cominciano
le prime differenze e la corsa verso l’alto
degli alunni del Nord-Ovest e quella verso
il basso dei bambini del Sud e delle isole.
Differenze che si fanno più forti in terza
media e che si consolidano al secondo anno
delle superiori”. Va segnalato, infine, che
in Basilicata e nel Molise, alle elementari,
gli alunni hanno fatto registrare un vero e
proprio exploit, ottenendo risultati molto
superiori alla media del Sud e vicini alle
virtuose del Nord. Ci sono poi i ragazzi di
Trento: dalle medie alle superiori si sono
rivelati i più bravi d’Italia in matematica.
“Quella dell’Invalsi – dice la ministra
dell’Istruzione Valeria Fedeli – è una
fotografia “parlante” che ci consente di
osservare punti di forza e debolezze del
sistema e serve a riconoscere quanto di
positivo c’è e gli interventi mirati per
colmare divari e creare condizioni di pari
opportunità”. Giacomo Amati |