MIGLIONICO.
“Il cavallo che disse no al Palio di Siena”.
Si chiama Tornasol, cavallo della contrada
della “Tartuca”. Si è rifiutato di
partecipare alla corsa. E’ già passato alla
storia. Tornasol, per un’ora e mezza, con il
suo “no” ha paralizzato i quindicimila
spettatori di Piazza del Campo, tutta Siena
e mezza Italia incollata alla diretta
televisiva con tanto di telegiornale
rinviato. Ha scalciato e sgroppato: s’è
rifiutato di partecipare alla corsa. “Il suo
fantino-allenatore, Luigi Bruschelli, in
arte Trecciolino – scrive Marco Gasperetti
sul Corriere della Sera del 4 luglio 2017 -
ha il morale sotto i tacchi e non riesce a
spiegarsi cosa sia successo nella psiche del
suo compagno”. Difficile non fare il tifo
per Tornasol, cavalla di cinque anni.
“Un’ora e mezza è durata la sua resistenza
ai riti di piazza del Campo – scrive Massimo
Gramellini – il suo fantino tentava di
indirizzarla verso gli altri cavalli, ma lei
si voltava sistematicamente dalla parte
opposta”. Alla fine, gli organizzatori si
sono arresi, ritirandola dalla corsa.
Tornasol è già diventata un simbolo degli
animalisti che odiano il Palio e in lei
vedono la paladina degli sfruttati. Un
“obiettore”. Un “anarchico”. Gli animalisti
esultano. Giacomo Amati |