Giacomo Amati

GIACOMO AMATI

19 Giugno 2017

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MIGLIONICO
"Le mie bici da 61 mondiali"
 

MIGLIONICO. “Le mie bici da 61 mondiali. Così ho fatto pedalare Merckx e papa Wojtyla”. Il costruttore Ernesto Colnago, 85 anni, dice: “Iniziai a 12 anni, con me c’era Gian Maria Volontè”. L’azienda si trova a Cambiago, vicino Milano. La prima bottega l’aprì nel 1953. Colnago iniziò come ciclista, vincendo una dozzina di gare. E’ stato meccanico di diversi campioni di ciclismo e della Nazionale italiana di ciclismo e poi imprenditore. Ha sempre voluto che la sua azienda rimanesse a dimensione artigianale. Attualmente produce, ogni anno, 15 mila esemplari di biciclette che esporta in tutto il mondo. Colnago, innovatore nella realizzazione dei telai, ha introdotto nel ciclismo professionistico carbonio e freno a disco. Nel 1972 il campionissimo Eddy Marckx realizzò, su un modello da lui creato, il record dell’ora, a Città del Messico. Quella bicicletta pesava 5 chili e 750 grammi. “Ernesto Colnago iniziò a lavorare all’età di 12 anni – scrive Riccardo Bruno sul Corriere della Sera del 18 giugno – quando c’era ancora la guerra. I miei genitori mi mandarono in un’officina del paese dove si riparavano attrezzi agricoli e biciclette. Come compenso prendevo due chili di farina gialla a settimana. Ma erano i miei genitori a pagare il titolare per offrirmi la possibilità di imparare un mestiere”. L’anno dopo, a Milano, nella fabbrica di biciclette “Gloria” trovai un lavoro vero. Si costruiva la famosa bici “Garibaldina”. Per cominciare a lavorare dissi di avere 14 anni anziché 13. All’età di 20 anni aprì la sua prima bottega, una stanzetta di 5 metri quadrati. Poi, un giorno incontrò il famoso ciclista Florenzo Magni, il “leone delle Fiandre”. Si lamentava che da qualche giorno gli faceva male una gamba: guardai la sua bici e mi accorsi che la pedivella non era in asse. Gliela misi a posto, gli passò il dolore e mi offrì di seguirlo al Giro d’Italia come vice del suo meccanico di fiducia, Faliero Masi. Dopo alcuni anni inventò il telaio in carbonio. La prima bici venduta costava 300 lire. Il segreto del suo successo? “Fare le cose con amore e con pazienza. Ogni bici che realizzo la devo guardare e poter dire: era giusto farla proprio così”. Giacomo Amati

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375