Giacomo Amati

GIACOMO AMATI

17 Giugno 2017

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MIGLIONICO
Aquile seguite col Gps
 

MIGLIONICO. “Aquile con il Gps. I rapaci dei nostri cieli. In Sicilia vengono seguiti 8 esemplari di aquile. Così sapremo come salvarle”. Sono stati messi sotto tutela dal Wwf otto giovani esemplari di aquila di Bonelli, specie di rapace che prende il nome dall’ornitologo piemontese Andrea Bonelli (1784-1830): vive un’unicamente in Sicilia dopo l’estinzione nel resto d’Italia. Nell’isola sono state contate 43 coppie, di cui solo 23 in grado di riprodursi. Per salvarli dalle fucilate dei bracconieri e dalla cattura dei collezionisti (oltre che per studiarne il comportamento) un team italo-spagnolo di ornitologi, incaricato dal Wwf, ha dotato di trasmettitori satellitari gli otto uccelli, tra cui sei maschi e due femmine. “Da sempre – scrive Fulco Pratesi sul Corriere della Sera del 15 giugno 2017 – i rapaci hanno affascinato gli italiani. Perseguitati per secoli perché accusati di far stragi di selvaggina, solo da pochi anni falchi, poiane, astori e gufi reali sono protetti dalla legge. Ma questo non ha ridotto i pericoli di estinzione”. Per esempio, il falco pellegrino, il più veloce predatore del mondo, è ridotto a pochi esemplati: è vittima, oltre che delle fucilate, del saccheggio dei nidi. Se ne contano non più di 60 coppie. Ma l’operazione più efficace di tutela riguarda l’aquila di Bonelli, questa meravigliosa predatrice estinta in Calabria e Sardegna, sopravvive in Sicilia in sole 43 coppie, di cui solo la metà si riproduce ogni anno. Adesso c’è un progetto di salvaguardia, finanziato dall’Ue (Unione europea), che si sta attuando in Sicilia: otto giovani uccelli sono stati dotati di anelli colorati e Gps, i trasmettitori satellitari che consentiranno di seguirli, analizzarne il comportamento e conoscerne le abitudini. E rendere, finalmente, sempre meno precaria la sopravvivenza di questa stupenda specie. Giacomo Amati

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