MIGLIONICO.
“Sfida Goethe, a 67 anni. Farò a piedi il
suo viaggio”. La storia di Vienna Cammarota:
campana (vive a Paestum), 67 anni,
escursionista e camminatrice. “E’ una vita
che fa la guida ambientale e accompagna gli
escursionisti per sentieri, boschi e gole –
scrive Fulvio Bufi sul Corriere della Sera
del 20 maggio 2017 – ma non le basta e
allora ogni tanto si lancia in un’impresa da
camminatrice solitaria. Ha già fatto tanti
cammini: è stata persino in Nepal, Tibet,
Israele e Palestina. L’ultimo nel mese di
novembre scorso: 230 chilometri in dieci
giorni, da Paestum, dove vive, a Manfredonia
per celebrare l’anno del Giubileo”. Fra
circa tre mesi farà un vero e proprio
viaggio come quello che fece in Italia
Goethe. La camminatrice italiana partirà il
prossimo 28 agosto, anniversario della
nascita del grande letterato tedesco, da
Karlovy Vary, nella Repubblica ceca (in
Boemia, precisa lei), raggiungerà la
Germania e, a piedi, la attraverserà fino a
Monaco di Baviera. Poi, Innsbruck, il
Brennero, il Lago di Garda. Quindi, Venezia
e da lì Emilia, Toscana, Umbria, Marche,
Abruzzo, regione scelta come meta del
viaggio perché lì ci sarà un meeting delle
guide ambientali italiane (l’associazione
che le riunisce si chiama Aigae), ma
soprattutto perché quelli sono i territori
che più hanno sofferto, recentemente, a
causa del terremoto. Vienna Cammarota vuole
che questa sua impresa abbia un significato
sociale, oltre che un riferimento culturale
e un indubbio valore sportivo. “Camminare –
spiega Vienna – è un modo per rompere gli
schemi sociali. Consente di viaggiare
lentamente, osservare i luoghi, parlare con
le persone, unirsi alle comunità che si
incontrano”. Chi viaggia a piedi non solo
deve mettere poca roba nello zaino, ma deve
stare leggero anche dentro, non può
permettersi di portarsi addosso i
pregiudizi. E senza i pregiudizi si impara e
si conosce molto di più e meglio. Vienna
Cammarota vuole sempre crescere e
migliorarsi: è già nonna, ha due figlie che
la sostengono sempre e due nipoti. Tra le
emozioni di viaggiare da sola c’è anche la
paura? “Certo – dice – c’è la paura di
perdersi, ma c’è anche la gioia di
ritrovarsi”. E lei si ritrova sempre, anche
se viaggia senza “GPS” (Sistema di
Posizionamento Globale, una sorta di
navigatore usato dagli automobilisti), solo
con la cartina. “Certo, altrimenti che gusto
c’è?” Giacomo Amati |