MIGLIONICO.
Sos
per il Cras (Centro di recupero animali
selvatici) e per il Centro visite con
annesso Museo naturalistico del lago di San
Giuliano. Da circa un mese, le tre strutture
che si trovano nella zona della diga di San
Giuliano, a mezza strada tra i territori di
Miglionico e Matera, sono costrette a
funzionare senza l’erogazione dell’energia
elettrica che, attualmente, viene erogata
grazie all’utilizzo di un gruppo elettrogeno
alimentato a benzina.
La richiesta di
soccorso è firmata dal locale gruppo
consiliare del M5S: è rivolta
all’Amministrazione provinciale ed alla
Prefettura di Matera, alla Regione
Basilicata e a tutti i sindaci del Materano.
Nel messaggio di
aiuto si legge: “Non è
possibile abbandonare a se stesso un centro
di vitale importanza sul territorio
provinciale per il recupero e la cura di
tantissime specie protette di animali e,
nello stesso tempo, non avere rispetto per chi ci lavora ogni giorno tra mille
difficoltà”. Da qui, in modo particolare,
l’appello al presidente della Provincia,
Francesco De Giacomo, “affinchè
nell’immediato metta in campo le opportune
azioni per porre rimedio a questa spiacevole
vicenda, garantendovi il ripristino
dell’erogazione dell’energia elettrica”.
Poi, il capo gruppo consiliare “grillino”,
Antonio Digioia osserva come l’utilizzo del
gruppo elettrogeno, che dovrebbe funzionare
24 ore al giorno per essere efficace
soprattutto per l’utilizzo dei frigoriferi e
dei congelatori, non possa rappresentare la
soluzione definitiva di fronte alla mancanza
di energia elettrica. Inoltre, il
consigliere comunale “pentastellato”
sottolinea come il funzionamento del gruppo
elettrogeno costituisca un elemento di
disturbo sia per gli animali già
traumatizzati per gli incidenti subiti sia
per l’ambiente circostante e per l’immagine
che viene offerta ai turisti e ai
visitatori. Infine, Digioia dice che, “al di
là delle responsabilità e dei motivi che
hanno determinato l’interruzione
dell’energia elettrica, la Provincia avrebbe
dovuto assicurare la continuità del servizio
energia, trovando una soluzione adeguata al
problema per non penalizzare una struttura,
già in forte difficoltà e che assicura un
servizio di pubblica utilità”.
Giova
sottolineare che l’oasi di San Giuliano è un
luogo protetto che quotidianamente viene
visitato da numerosi turisti provenienti non
solo dai centri del Materano, ma anche da
quelli del Potentino e della vicina Puglia.
Per non parlare dei vari gruppi di studenti
che, soprattutto in questo periodo dell’anno
scolastico, di solito, vi effettuano i loro
viaggi d’istruzione: l’oasi faunistica del
lago di San Giuliano, infatti, costituisce
una meta privilegiata, agevole da
raggiungere, dopo aver visitato la città dei
“Sassi”, patrimonio mondiale dell’Unesco. Ne
discende la considerazione di come sia
deleterio abbandonare a se stesso un centro
di vitale importanza sia sotto l’aspetto
paesaggistico sia per quanto concerne il suo
valore naturalistico. Da qui l’auspicio che
gli enti istituzionali regionali riescano a
svolgere un’azione sinergica e di grande
responsabilità, al fine di creare le
condizioni migliori volte a ripristinare
nell’oasi Wwf le strutture più adeguate al
suo funzionamento. Giacomo Amati |