MIGLIONICO.
“Giovani del Sud, rabbia e orgoglio. Indagine su un campione di
9 mila ragazzi: tradizionalisti ma pronti a cambiare vita. Lo
studio dell’istituto “Toniolo” realizzato con il sostegno di
“Intesa Sanpaolo” e fondazione “Cariplo”: disposti a tutto per
il lavoro”. Più insoddisfatti rispetto ai loro coetanei del
Nord, ma allo stesso tempo molto dinamici e orientati a mettersi
in gioco e a favorire un cambiamento positivo del proprio
destino: sono i giovani del Sud Italia, come emergono dal
“Rapporto Giovani 2017” che li mostra più tradizionalisti dei
ragazzi del resto d’Italia. Il dossier si è basato su un
campione di oltre 9.000 giovani tra i 18 e i 32 anni. Se da un
lato, infatti, la soddisfazione generale nei confronti della
propria vita è nettamente inferiore al Sud (36,8% di
insoddisfatti rispetto al 26% del Centro-Nord), così come nel
lavoro (33,3% di risposte negative contro il 20% del resto della
penisola), i giovani meridionali sono quelli più dinamici a
cogliere le nuove opportunità lavorative, più propensi ad
accettare le nuove proposte di lavoro (il 36,7% le accetterebbe
immediatamente, contro il 26% del Nord) anche se rischiassero un
trasferimento dalla terra di origine: solo il 61,8% dei giovani
meridionali considera importante la distanza da casa
nell’accettare una proposta contro l’80,5% dei coetanei del Nord
e il 74,8% di quelli del Centro. Inoltre, il mondo giovanile del
Sud appare dinamico e aperto alle nuove tecnologie della
comunicazione. Dal rapporto, infine, emerge anche che al Sud i
giovani mantengono più saldo il proprio orientamento religioso
(il 56,5% afferma di appartenere alla religione cattolica contro
il 50% della media nazionale) e, allo stesso tempo, si
dimostrano maggiormente assidui nella frequenza ai riti
religiosi. Positivi sono gli atteggiamenti dei giovani
meridionali nei confronti del matrimonio, pur ritenendo
accettabile la convivenza al di fuori del matrimonio. (Fonte –
La Gazzetta Del Mezzogiorno dell’8 maggio 2017).
Giacomo Amati |