MIGLIONICO.
La rivincita dell’asino. Il latte, il turismo, le terapie con i
bambini. Così in 10 anni gli esemplari sono raddoppiati. “Dieci
anni fa si stavano praticamente estinguendo – scrive Alessio
Ribaudo sul Corriere della Sera del 1 maggio 2017 – oggi sono
oltre 59 mila. E’ la rivincita dell’asino italiano. Lo stesso
che per via dell’avvento delle macchine agricole stava per
estinguersi. La spinta maggiore allo sviluppo degli allevamenti
è arrivata dalla produzione lattiera perché è un’alternativa al
latte della mucca. “Studi universitari hanno dimostrato che il
latte di asina è un perfetto sostituto di quello di mucca a
beneficio dei neonati intolleranti al latte delle capre, mucche
e pecore. Piace ai bimbi perché ha un alto contenuto di
lattosio. Serve a donne in meno pausa e agli anziani che
soffrono di osteoporosi perché ha un elevato contenuto di
calcio. La produzione di questo latte non è semplice. Le asine
iniziano a fare cuccioli a circa un anno, hanno una gestazione
di 12 mesi e poi producono in media cinque litri di latte al
giorno”. L’asino vive una trentina d’anni nutrendosi persino di
sterpaglie e sopporta carichi pesanti. Il più grande allevamento
di asini, in Europa, si trova in Italia, a Quattro Castella, nel
Reggiano. Un litro di latte di asina costa circa 15 euro.
Giacomo Amati |