MIGLIONICO.
Eclissi per il Miglionico che, nell’ultima partita di fronte al
pubblico amico, nella sfida con Salandra è andato al tappeto
come un pugile frastornato dai colpi dell’avversario, rimediando
un’amara sconfitta (1-3). Un insuccesso, ad ogni modo, indolore,
in quanto la squadra di mister Nicola Armento aveva già
conquistato il traguardo della salvezza con due partite
d’anticipo sulla conclusione del campionato. Ma una sconfitta
nel derby col Salandra è un risultato che fa sempre male. La
squadra bianco-verde ha disputato una partita con tanto fumo e
poco arrosto: un match, peraltro, condizionato negativamente
dall’espulsione del portiere Massimiliano Acito che al 22’ del
primo tempo, a seguito delle sue avventate proteste nei
confronti dell’arbitro, è stato espulso, lasciando colpevolmente
la sua squadra in inferiorità numerica. Tuttavia, il Miglionico,
dopo aver chiuso il primo tempo in svantaggio di una rete (0-1)
e con un giocatore in meno, nella ripresa ha avuto la forza di
reagire, pervenendo al pareggio, grazie a un bel gol firmato dal
cannoniere Filippo Dilerma. E anche dopo aver subito il
gol del 1-2, i miglionichesi hanno avuto la ghiotta opportunità
di pareggiare nuovamente le sorti della sfida con Nicola
Armento. Ma il capitano ha sprecato un calcio di rigore,
colpendo la traversa. Subito dopo il Salandra ha messo al sicuro
il risultato a suo favore, mettendo a segno il terzo gol con il
suo sgusciante attaccante esterno Krosmah, a conclusione di una
fulminea azione di contropiede. “La partita - osserva il
presidente Mimmo Grande – è stata condizionata dall’espulsione
del nostro portiere. Tuttavia nella ripresa, pur giocando in
inferiorità numerica, il Miglionico s’è battuto con ardore ed è
stato sfortunato in un paio di episodi di gioco”.
Giacomo Amati
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