MIGLIONICO.
I figli badanti. Sono un milione gli italiani che in casa
assistono i genitori non più autosufficienti. Si tratta di “eroi
per casa – scrive Lorenzo Salvia sul Corriere della Sera del 6
aprile 2017 – figli che prendono un pezzo della loro vita e lo
regalano ai genitori ormai anziani. Sono storie d’amore e
dedizione quelle dei parenti badanti. Storie di sacrifici e
rinunce, a volte di eroismo, spesso di sofferenza”. Le stime
dicono che sono almeno un milione gli italiani che dedicano un
pezzo importante delle loro giornate e nottate ad assistere
parenti non autosufficienti. Un numero simile a quello delle
badanti di professione, tra regolari (sono 300 mila, seconda una
stima) e in nero (sono 700 mila, dato non certo). Cucinano, li
aiutano a lavarsi, a vestirsi, controllano le medicine. Proprio
come un tempo quella mamma e quel papà facevano con loro. Uno
scambio di ruoli. In Italia i malati di Alzheimer superano ormai
quota 600 mila. Il costo di una badante in regola, stipendio e
contributi, si aggira sui 15 mila euro l’anno. Quasi nulla può
essere scaricato dalle tasse a differenza di quello che avviene
in altri Paesi. Ne discende la possibilità di disporre di una
legge che permetta di poter dedurre dalle tasse l’intero costo
sostenuto per le badanti. Attualmente, lo Stato eroga
un’indennità di accompagnamento poco più di 500 euro al mese,
che si perde in caso di ricovero in un istituto. I consigli per
non mollare? Sono riconducibili a un unico principio: state
facendo una cosa bella e importante, ma non annullate la vostra
vita. Maurizio Dini. 60 anni assiste il padre Gino di 92 anni.
“Me lo sono portato a casa – dice – e lo assisto insieme a mia
moglie. Quando lui era meno anziano mi ha aiutato a crescere i
miei figli. A volte, il fine settimana andavo fuori e i bambini
stavano con lui. Adesso, sono io a restituirgli quello che mi ha
dato”. Quando cresci i tuoi figli, “non conta quello che dici,
ma quello che fai. In fondo, quello che sei”.
Giacomo Amati |