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 MIGLIONICO.
“Seicento acquisti ogni 24 ore: boom della pillola dei 5 giorni
dopo”. Ecco i dati sulle vendite del farmaco nel 2016: “Sono
cresciute del 96% in 10 mesi - scrive Simona Ravizza sul
Corriere della Sera del 27 marzo 2017 – rispetto al 2014 sono
aumentate di 15 volte. Dopo che l’Italia ha tolto l’obbligo di
ricetta, si compra una compressa ogni 2 minuti; in parallelo è
diminuito il numero di aborti (-9,3%)”. L’impennata di vendite
che arriva a quota 200.507 in dieci mesi, 660 al giorno, è il
segnale di un’Italia in cui la prevenzione della gravidanza
indesiderata incespica. Fino al 9 maggio 2015 oltre alla
prescrizione serviva anche un test di gravidanza, volto ad
accertare uno stato di non gravidanza. La pillola dei cinque
giorni dopo è un contraccettivo, ma d’emergenza. Ogni pillola
costa 26 euro: il costo non è rimborsabile dal servizio
sanitario. “Già nel gennaio del 2015, la Commissione europea
aveva dato l’indicazione di distribuire in farmacia la “ElleOne”
(nome commerciale della compressa) senza prescrizione medica
perché ritenuta sicura e più efficace se usata durante le 24 ore
successive al rapporto sessuale”. La scelta mette fine
all’odissea delle donne, spesso rimbalzate da un Pronto soccorso
a un consultorio per ottenere il farmaco, tra imbarazzi e
perdite di tempo. E porta ad una crescita esponenziale delle
vendite. Il dato si presta ad alcune riflessioni: “Sara Valmaggi
(Pd), vice presidente del Consiglio regionale della Lombardia
dice che rendere libero l’acquisto di questo metodo
contraccettivo d’emergenza senza l’obbligatorietà della
prescrizione è stata una scelta giusta e di civiltà. Finalmente
l’Italia si è allineata agli altri Paesi europei nel prevenire
eventuali interruzioni di gravidanza, evitando alle donne le
sofferenze legate a un evento così traumatico”. La vice
presidente del Consiglio superiore di Sanità, Eleonora Porcu,
ginecologa e docente all’Università di Bologna, commenta: “Il
record di vendite dimostra che in Italia non c’è una cultura
consapevole della procreazione”. Giacomo Amati
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