MIGLIONICO.
Sconfitto, ma non dominato. Il Miglionico non ha superato
l’esame Sporting Pignola: è tornato a casa a mani vuote dalla
trasferta sul campo della corazzata Pignola. Ma la sconfitta
subita (3-0) contro la capolista del campionato, benchè netta
nel punteggio, non ha mortificato la squadra di mister Nicola
Armento che ha giocato a viso aperto, elaborando delle buone
trame di gioco. Per i miglionichesi è stato fatale il finale del
primo tempo, quando nel giro di un minuto ha incassato due gol
in contropiede: il secondo, peraltro, a giudizio del presidente
Mimmo Grande, “è stato viziato da una sospetta posizione di
fuorigioco dell’autore del gol”. Poi, nella ripresa, i
miglionichesi, pur esprimendosi bene sotto il profilo del gioco,
non sono riusciti a rientrare in partita, finendo col subire il
terzo gol nei minuti finali del match. Per il Miglionico,
quindi, la sfida con la squadra che guida il campionato s’è
rivelata più difficile del previsto. Ma, sotto il profilo
tecnico-tattico, cosa non ha funzionato al meglio nel Miglionico?
“In questa gara – dice il presidente Grande – siamo stati puniti
oltre i nostri reali demeriti. In pratica, siamo stati
penalizzati da alcuni sfortunati episodi di gioco”. In altre
parole, il Miglionico non è riuscito ad opporsi alla forza
dell’avversario. “Non ho niente da rimproverare alla mia squadra
– sottolinea il presidente – perché s’è battuta con coraggio e
tenacia”. Resta da precisare, ad ogni modo, che la sconfitta non
ha causato dei particolari contraccolpi in classifica alla
squadra bianco-verde che, con 25 punti, ne ha 7 in più sulla
“zona rossa” dei playout. Ciò significa che nonostante il passo
falso di domenica scorsa, il Miglionico può continuare a
guardare con fiducia al suo obiettivo prioritario: la salvezza.
Giacomo Amati |