MIGLIONICO.
Silvia e Giulia amiche tra i gorilla. Due studentesse
universitarie italiane, Silvia Miglietta (26 anni) e Giulia
Bardino (24 anni) vivono nella foresta Centroafricana per
abituare gli animali alla presenza dell’uomo. Emozioni
incredibili tra pigmei e scorpioni. “Sei mesi nella foresta, a
metà tra Indiana Jones e Dian Fossey, lavandosi sotto le cascate
di Bai Hokou o dentro il fiume di Mongambe – scrive Elvira Serra
sul Corriere della Sera del 13 gennaio 2017 – senza luce, senza
gas. E se proprio bisogna cucinare qualcosa, c’è solo il fuoco a
legna. Accesso a Internet due volte la settimana, telefonate
ogni quindici giorni. Un’avventura fantastica per Giulia e
Silvia, universitarie col pallino della ricerca sul campo.
Niente come guardare negli occhi un gorilla ti insegna davvero a
conoscerlo. E’ per questo che entrambe hanno messo mano ai loro
risparmi e sono partite per la Repubblica Centroafricana, nella
riserva di “Dzanga Sangha”, dove è in corso da anni il progetto
del Wwf di “abituazione” dei gorilla, per “allenarli” alla
presenza degli umani in modo da favorire l’ecoturismo. Giulia è
di Ostia e sta per concludere la triennale in Scienze biologiche
alla Sapienza; Silvia, invece, è di Taranto ed è alle prese con
la tesi in Ecobiologia, a Roma. Vivono a contatto con le scimmie
e i pigmei Bayaka: hanno imparato la lingua locale, il sango.
Momenti critici ce ne sono stati. Come quando Giulia si è
ritrovata un serpente nel letto, o quando è uscita dal suo
bungalow per andare in bagno e fuori ad aspettarla c’era un
elefante tutt’altro che amichevole. Un’altra volta si è dovuta
arrendere a condividere la stanza con scorpioni e ragni. Ogni
anno in Africa viene ucciso il 10 per cento dei gorilla: il Wwf
ha lanciato la campagna contro i “Crimini di Natura”. Giacomo
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