MIGLIONICO.
Un paese d’arte e di artisti. Quasi un “museo d’arte” a cielo
aperto. Da sempre, Miglionico è una comunità ricca di genialità
e creatività in ogni settore della vita: dalla musica alla
pittura; dalla poesia alla scultura; dal canto allo sport; dalla
scrittura al ricamo; dal settore della critica (in tale settore,
probabilmente, siamo imbattibili) a quello della politica (altro
dato da primato), fino alle innumerevoli creazioni di tipo
artigianale. Quest’ultime, in particolare, sono ampiamente
testimoniate nell’apprezzata ricerca, “Artigiani ed esercenti
delle attività commerciali a Miglionico dal Novecento”, a
cura del prof. Antonio Labriola, pubblicata in esclusiva
su “Miglionicoweb”,
sublime ed ineguagliabile creatura artistica, che è in rete da
ben 17 anni (dal 10 luglio del 1999), a firma Labriola. In altri
termini, nel nostro paese tutto è arte: al punto che viene da
chiedersi non tanto che cosa sia l’arte, ma cosa non lo sia. La
si vede ovunque: nelle opere a carattere religioso, nei dipinti,
nei manufatti e nelle strutture architettoniche. C’è arte nel
settore artigianale e nelle attività produttive. E il profumo
dell’arte, come forma di creatività e di espressione estetica è
presente persino nel modo di fare il vino oltre che, nelle altre
molteplici creazioni della gastronomia, tra cui spiccano quelle
dei dolci, del pane e dei famosi fichi. In definitiva, il saper
fare, non solo con le mani, ma anche col pensiero e con le
parole è un punto di forza del “made in Miglionico”. Ciascun
miglionichese ha qualcosa da insegnare. Il saper fare con la
manualità, eccetera, eccetera è un’autentica peculiarità
miglionichese. Una vera e propria unicità. Il saper fare,
insomma, è il tratto distintivo del miglionichese: è nel nostro
Dna? Giacomo Amati |