MIGLIONICO.
Le fonti della storia di Miglionico conservate nell’archivio
comunale sono state catalogate e
messe in sicurezza. Da alcuni giorni possono essere consultate
da tutti i cittadini all’interno di un’apposita struttura
permanente che è stata creata dentro la sede del municipio,
nell’ampio spazio
adibito, negli anni passati, a sala consiliare. Per tanti anni,
al pubblico è mancata la fruibilità delle antiche testimonianze
storico-documentali di quella che, nel corso dei secoli, è stata
la storia della vita sociale, culturale e politica del paese. A
seguito del sisma del 1980, infatti, l’archivio comunale,
nel corso degli anni, era
stato trasferito, più volte, in vari altri
ambienti
comunali, per la verità, poco funzionali alla fruizione da parte
dei cittadini. Adesso, però, grazie all’utilizzo dei fondi
economici (390 mila euro) messi a disposizione dal progetto
“Pit” (Progetto integrato territoriale) dell’Area Bradanica, a
beneficio dei Comuni che ne fanno parte (Miglionico, Grottole,
Pomarico, Irsina, Grassano e Montescaglioso), la
locale Amministrazione
comunale, guidata dal sindaco Angelo Buono (Pd), è riuscita
nell’impresa di recuperare quel prezioso patrimonio
storico-letterario tramandato per centinaia di anni. “Il
progetto Pit – spiega il sindaco Buono –ha rappresentato una
modalità innovativa per la promozione dello sviluppo locale,
nell’ambito dell’attuazione del “Por” (Programma operativo
regionale) 2000-2006: ha permesso di recuperare e valorizzare
numerosi beni culturali, sia come testimonianza della storia
locale sia come fattore di sviluppo complessivo del territorio”.
Resta da precisare, infine, che tutto il progetto di
riqualificazione dell’archivio comunale è stato curato dalla
società toscana “Iperborea”, specializzata nei lavori di
catalogazione dei documenti storico-culturali, volti alla
consultazione per finalità di studio e di ricerca.
Giacomo Amati |