MIGLIONICO.
Lutto nel mondo della politica e della cultura del Materano.
All’età di 88 anni è scomparso Giuseppe Pace ex sindaco
di Miglionico ed ex consigliere regionale. Protagonista di
spicco dell’attività politica, quale militante del PCI (Partito
Comunista Italiano), Pace è morto a Matera, ieri mattina (lunedì
12 dicembre), verso le 6,30, nella sua abitazione, in via
Nazionale. Era malato da alcuni mesi. Il suo nome è
indissolubilmente legato all’impegno politico. Di famiglia
economicamente povera, “Peppino” (come amorevolmente era
chiamato in paese) è stato un’autodidatta della politica: negli
anni Cinquanta diventa segretario cittadino del PCI ed entra a
far parte della Federazione provinciale del partito. Nel 1952
viene eletto per la prima volta consigliere comunale di
Miglionico nella lista di sinistra: è capo gruppo di
opposizione. Poi, nel 1956 la sua lista conquista la maggioranza
relativa e diventa sindaco del paese, carica che occupa per
l’intero mandato. Nelle elezioni amministrative successive
(1960), Giuseppe Pace si conferma nuovamente sindaco. Resta in
carica per due anni: nel 1962, per i suoi impegni politici a
livello provinciale, si dimette dalla sua carica di sindaco e
lascia l’Amministrazione comunale: nel 1959 era diventato vice
segretario provinciale della Federazione. Negli anni Sessanta,
con la scoperta del metano nella Val Basento, vi svolge un ruolo
di primo piano nel processo di industrializzazione. Al congresso
nazionale del PCI del 1966 viene letto componente della
Commissione centrale di controllo che, unitamente al Comitato
centrale, costituivano i massimi organismi nazionali del PCI:
prima di lui, tra i lucani, solo il deputato Michele Bianco
aveva fatto parte di tale organismo. Nel 1970, alle prime
elezioni regionali, viene eletto consigliere per il PCI. E
durante gli ultimi tre anni del suo mandato ricopre la carica di
presidente del Consiglio regionale. Negli anni Novanta, insieme
a un gruppo di amici di varie estrazioni politiche di sinistra,
costituisce a Matera il “Centro di iniziative e di analisi
culturale e politico (CIACP), affermando che “si può e, anzi, si
deve continuare a fare politica con rinnovata passione anche
senza una diretta presenza nei partiti”. Commosso il ricordo che
ne traccia il prof. Domenico Lascaro, dirigente scolastico
miglionichese in pensione: “Con la scomparsa di Giuseppe Pace –
dice - se ne va un pezzo di storia politica regionale. Lascia
in eredità la sua capacità di elaborazione e proposta politica,
unitamente alla sua libertà di pensiero, quella di un leader
che, spesso, ha saputo essere anche una voce critica all’interno
del suo partito”. Lascia la moglie Angela Abatangelo, due figli,
Michele e Pasquale e quattro nipoti: Alessandra, Paride, Angela
e Bianca. I funerali si svolgeranno oggi, a Matera, alle 15,
nella chiesa di San Rocco. Giacomo
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