MIGLIONICO.
Sul ciglio del burrone. Il Miglionico è tornato a mani vuote dalla sfida
in trasferta contro il Candidamelfi. Ha subito una netta sconfitta
(4-0), la quarta di fila. Un risultato eloquente: dimostra la crisi di
risultati di una squadra fragile, che si scopre evanescente in attacco,
vulnerabile in difesa e senza la giusta forza a centrocampo. Così non
va. La squadra di mister Nicola Armento senza dubbio vive un momento
delicato: con appena 3 punti (il frutto di 3 pareggi) è il fanalino di
coda della classifica insieme al Rionero. Nel match col forte
Candidamelfi, i miglionichesi hanno chiuso in svantaggio di due reti il
primo tempo; nella ripresa, poi, hanno subito altri due gol,
evidenziando uno scarso spirito di reazione e scarsa fiducia nelle loro
possibilità di rimonta. Cosa non ha funzionato nel collettivo? “Abbiamo
perso meritatamente – riconosce il presidente Mimmo Grande –sbagliando
approccio alla partita che abbiamo disputato senza la giusta energia.
Tuttavia, nonostante quest’ultima sconfitta, continuo a credere nella
salvezza. Ce la faremo a risalire. Prima o poi arriverà la vittoria e
con i tre punti riacquisteremo quella fiducia che adesso ci manca”. In
pratica, l’obiettivo dello staff dirigenziale è quello di provare a fare
il maggior numero di punti nelle restanti cinque partite che mancano
alla conclusione del girone d’andata. Poi, a dicembre, quando sarà
possibile tesserare nuovi giocatori, si spera di compiere il salto di
qualità, rinforzando l’organico della squadra con l’innesto di almeno
tre nuovi giocatori, uno per ciascun reparto, capaci di fare la
differenza in campo sia sotto il profilo tecnico che dell’esperienza.
Giacomo Amati |