MIGLIONICO.
Il pistacchio di Stigliano. Viene prodotto dall’azienda agricola
Ricciuti Vincenzo e Maria. Il Ministero dello Sviluppo Economico
le ha concesso per dieci anni la registrazione del relativo
marchio.E’ un prodotto “made in Basilicata”. (Fonte La Gazzetta
Del Mezzogiorno del 3 novembre 2016). “I clienti della gelateria
“Degli Angeli” di Matera hanno già avuto modo di apprezzarne la
bontà. E il pistacchio di Stigliano viene utilizzato anche in
alcune gelaterie artigiane di Milano e Torino”. Tutto bene,
insomma. “Se non fosse – piega Tiziana Auletta, moglie del
titolare dell’azienda lucana che si occupa delle vendite – che
ti capita di vedere programmi su Raidue o Raitre in cui noti
chef che fanno ricette con un pistacchio di Stigliano che
pistacchio di Stigliano non è. Il nostro frutto – continua
Tiziana - lo conserviamo in celle frigorifere senza sgusciarlo
per poi privarlo del guscio a piccoli quantitativi solo quando
serve. E’ un prodotto delicato che ha bisogno di cura al fine di
preservarne salubrità e qualità organolettiche”. La produzione
del pistacchio non può avvenire dalla sera alla mattina: prima
che una pianta inizi ad essere produttiva servono 10 anni. Al
momento ci sono solo 600 quintali di prodotto proveniente dai 5
ettari di piantagione di quell’azienda a cui, l’anno prossimo,
si aggiungeranno i frutti di altri dieci ettari piantati dalla
stessa azienda 10 anni fa. Il pistacchio è un frutto gustoso,
una “pillola” per tanti malanni. Contiene fibre, carboidrati,
proteine, calcio, fosforo, potassio, ferro e tante vitamine. “E’
in grado di favorire l’abbassamento della percentuale del
colesterolo e il rischio di malattie cardiovascolari ed è un
alimento molto indicato come ricostituente del sistema nervoso.
Inoltre, contiene polifenoli con proprietà antiossidanti,
combatte i radicali liberi e aiuta a lenire le infiammazioni ed
a combattere i batteri e i funghi”. Giacomo Amati |