MIGLIONICO.
Il pranzo a un euro a beneficio di cento nuovi poveri. A
Salerno il primo “ristorante sociale” del Sud. Plauso da
parte del ministro delle “Politiche sociali”, Giuliano
Poletti che ha precisato: “Si tratta di un buon esempio
di welfare a costo zero”. “Pensare positivo è la parola
d’ordine dei volontari dell’associazione “L’Abbraccio
onlus” di Salerno – scrive Gabriele Bojano sul Corriere
Sociale (allegato del Corriere della Sera) – in prima
linea per dare una risposta al disagio esistenziale che
si può soffrire in alcune fasi della vita”. Ventidue
persone, guidate dal presidente Matteo Marzano, si
svegliano ogni mattina con la speranza che qualcosa di
meraviglioso possa accadere. E la speranza s’è
materializzata in un ristorante sociale che non a caso
si chiama “Elpis”, che in greco significa proprio
speranza. “Non siamo una mensa per poveri – precisa il
presidente Marzano –chi viene qui a consumare un pasto
perché vive un momento di difficoltà lo può fare per non
più di tre mesi durante i quali ottiene da noi un aiuto
psicologico ed assistenza legale. Poi, va considerato il
contributo simbolico chiesto a tutti, dai 16 anni in su,
per lasciare un segno anche se piccolo: un euro. E chi
non può farlo – continua Marzano – paga, fornendo un
servizio. Così superiamo anche la logica
dell’assistenzialismo e creiamo un circolo virtuoso di
competenze e autoaiuto”. Il ristorante sociale di
Salerno si trova in via Fresa n.1, nei pressi
dell’ospedale San Giovanni di Dio, nei locali messi a
disposizione dal Comune di Salerno di una scuola
elementare dismessa e ha coinvolto i ragazzi degli
ultimi anni di due istituti alberghieri della provincia
di Salerno. La sala di 220 metri quadrati può ospitare
circa cinquanta posti. “Abbiamo cominciato con cento
pasti completi al giorno, dal primo al dolce, suddivisi
in due turni – precisa Marzano – ai quali se ne
aggiungono altri trenta da asporto che prepariamo per
coloro che non hanno la possibilità di muoversi. Siamo
aperti 365 giorni all’anno, sette giorni su sette, dalle
12,30 alle 15,30. E i nostri operatori pranzano con gli
utenti. Appena avremo altri mezzi economici,
apriremoanche di sera. Dobbiamo comunque dire grazie
alla Chiesa Valdese che con il contributo dell’8 per
mille, 20 mila euro, ci ha permesso di acquistare gli
elettrodomestici. Un grazie va anche all’aiuto di tanti
imprenditori che sposano quotidianamente il nostro
progetto facendo sì che le dispense non rimangano mai
vuote. Salerno con noi si è rivelata una citta molto
generosa”.
Giacomo
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