MIGLIONICO.
Onore alle eccellenze miglionichesi. Un
encomio pubblico è stato rivolto, nei giorni
scorsi, nell’auditorium del Castello del
Malconsiglio, da parte del sindaco Angelo
Buono, a sei protagonisti di primo piano del
locale panorama culturale. Un riconoscimento
che vuole esprime loro gratitudine
dell’Amministrazione comunale per la loro
lodevole opera culturale volta alla crescita
ed alla valorizzazione del tessuto sociale
cittadino. Si tratta del prof.
Antonio Labriola che da ben 17 anni col
suo sito “Miglionicoweb” divulga la storia
del paese e ne mette in luce usi, costumi e
tradizioni. Poi, c’è il poeta Mimì
Daddiego, autore impareggiabile di
numerose poesie in vernacolo con cui
racconta vicende, fatti e personaggi del
paese; non poteva mancare, ovviamente, la
poetessa Nunzia Dimarsico, la
“Alda Merini” miglionichese, autrice di
oltre mille componimenti poetici che stanno
ottenendo apprezzamenti e riconoscimenti in
molteplici concorsi letterari anche a
livello nazionale. Ancora: posto di rilevo
anche per la poetessa e saggista
Margherita Lopergolo, per Angela
Centonze, talentuosa autrice di commedie
in dialetto miglionichese, e per la
giovanissima scrittrice Anna
Terlimbacco. Cosa hanno in comune queste
personalità miglionichesi? Ebbene, questi
sei magnifici personaggi sono legati da un
denominatore comune: è la cultura. Ciascuno
per il proprio settore di competenza sanno
essere protagonisti di successo all’interno
del tessuto sociale cittadino. Ne sono gli
“ambasciatori” culturali. Il fiore
all’occhiello, Il valore aggiunto della
comunità: il suo “biglietto da visita”. Ecco
perché il sindaco Buono li ha
celebrati pubblicamente e li ha premiati,
dicendogli: “Siete l’onore di Miglionico.
Il nostro orgoglio. Grazie per il contributo
che date per far crescere la dimensione
culturale e sociale del nostro paese. Siamo
fieri di ciò che state facendo”. Un
esempio di virtù civica e di virtuosa
partecipazione alla vita pubblica.
Un’eloquente testimonianza di “cittadinanza
attiva”. Ci si augura che da queste risorse,
dal loro “seme” possa germogliare un
prezioso e fecondo raccolto. Giacomo Amati |