MIGLIONICO.
Addio al poeta, scrittore ed educatore Giacinto
Ruzzi. Medaglia d’oro per meriti educativi e
culturali: il prestigioso riconoscimento gli fu
assegnato, negli anni Novanta, dall’Ufficio
della presidenza della Repubblica italiana. La
comunità grottolese è in lacrime: piange la
scomparsa di uno dei suoi cittadini più
illustri, protagonista di primo piano nel
panorama culturale e sociale del paese. Giacinto
Ruzzi, 87 anni, è morto ieri, 31 agosto, alle 3
di notte all’ospedale “Madonna delle Grazie” di
Matera, ove era ricoverato da un paio di giorni,
a causa di una malattia che, nel giro di alcuni
mesi, ne ha fiaccato le forze. Ha ceduto il suo
cuore. Un cuore grande e generoso.E’ morto un
gentiluomo innamorato del suo paese natio,
Grottole, cui ha dedicato numerose ricerche
storiche. Autore di centinaia di poesie, alcune
delle quali furono inserite nella raccolta,
“Braccianti del Sud”, pubblicata negli anni
Ottanta. Ruzzi è stato anche giornalista
pubblicista, come il fratello Emilio. Negli anni
Settanta, per un certo periodo, collaborò anche
con il nostro giornale, “La Gazzetta Del
Mezzogiorno”, quale corrispondente da Grottole.
Per la sua lodevole ed instancabile attività
culturale, nel 1984, gli fu conferita la
benemerenza della “Cittadinanza onoraria” dal
Comune di Miglionico. Prima di intraprendere la
professione di insegnante elementare, svolta per
quarant’anni, per un paio di anni, fu militare
al servizio dell’Arma dei Carabinieri. Commosso
il ricordo che ne traccia il sindaco Francesco
De Giacomo: “Con la scomparsa di Giacinto Ruzzi
– dice - Grottole ha perso una personalità
d’eccellenza, che ne ha segnato la vita sociale
e culturale. S’è spenta una luce”.Come si potrà
mai dimenticare un uomo così? Lascia la moglie
Bruna Venezia, tre figli: Costanza, Mariangela,
Valentino e sei nipoti. I funerali saranno
celebrati oggi pomeriggio, alle 16, nella Chiesa
Madre di Grottole.. Giacomo
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