MIGLIONICO.
Novità in vista per la scuola di base. In particolare, le
innovazioni riguarderanno la scuola primaria e saranno
incentrate sulla delicata questione della valutazione degli
alunni. In virtù delle indicazioni contenute nella “legge107”
(la riforma della scuola varata a luglio dello scorso anno), le
novità dovrebbero essere approvate entro questa estate, per
entrare in vigore dall’anno scolastico 2017/18. L’obiettivo che
si vuole raggiungere è quello di uscire dalla logica della
“scuola-calcolatrice”, limitando le ansie della corsa al voto e
far riaffiorare l’idea che il successo scolastico sia un
percorso di crescita. In pratica, gli attuali voti saranno
sostituiti dai giudizi, come, del resto, già accadeva prima
della riforma Gelmini. Per la precisione, la valutazione sarà
basata sull’utilizzo delle lettere “A” – “B” – “C” – “D” – “E”.
Nei sistemi scolastici internazionali, la lettera “A” equivale
al giudizio “eccellente” oppure “ottimo”; invece, la “B” sta ad
indicare un livello “buono” o “soddisfacente” nel percorso
dell’apprendimento. La lettera “C” chiude la fascia delle
valutazioni positive: indica la sufficienza piena. Invece, la
lettera “D” indica un livello di apprendimento che sta al limite
tra la sufficienza e l’insufficienza; infine, la “E” rappresenta
l’ultimo livello di giudizio e fa capire che l’alunno non è
stato in grado di soddisfare i requisiti minimi
nell’apprendimento. Per gli alunni della scuola primaria (ex
elementare) sarà abolita la bocciatura, che gli esperti del
Ministero della Pubblica Istruzione ritengono “inutile e
dannosa”. Giacomo Amati |